Adinolfi torna a chiedere che alle donne trans sia vietato il diritto di esistere

Una volta progettato il matrimonio della figlia 12enne mentre nuotava nudo in piscina, Mario Adinolfi è tonato alla sua ossessione: chiedere che si vieti il diritto all'esistenza alle persone trans.
Il fondamentalista romano sostiene che per soddisfare le sue mire discriminatorie contro interi gruppi sociali sia necessario definire e codificare gli altri in rapporto alle sue pulsioni, un po' come era prassi del nazifascismo. E così ha deico che dovremmo vietare l'esistenza delle persone trans in virtù di come la fascia più ignorate della popolazione non sia capace di comprendere situazioni che non siano semplicistiche.
Se non pare difficile capire che una donna è un individuo adulto che si identifica in una femmina, indipendentemente dai cromosomi, è sitando un film di propaganda anti-gay creato dall'editorialista di estrema destra Matt Walsh:

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Il film citato da Adinolfi è la solita americanata propagandistica, dove il suo Walsh prova a dire che se i bambini credono a Babbo Natale, allora non possono risultare credibili nelle loro percezioni. Ma forse a spiegarci l'idea adinolfiniana di donna sono proprio i proseliti di Adinolfi, i quali dicono che per loro la vera femmina sono le pornostar che si mostrano nude e fanno sesso per compiacere la libido del maschi:



Curioso è che Adinolfi senta la necessità di definire cosa sia una donna, ma non cosa sia un uomo. Eppure ci sono anche uomini trans, ma a loro non fanno comodo perché si prestano meno al ricorso al pregiudizio come pretesto per la discriminazione.
Per loro la vita altrui è un qualcosa che va attaccata e limitata sulla base di come l'evangelico di estrema destra non sia capace di concepire una variabilità di significati che è prevista per ogni vocabolo da ogni dizionario.

A proposito, qualcuno potrebbe andare da quelle persona a chiedere cos'è una moglie? Perché se diranno che è la donna che è stata sposata in chiesa, dovremmo dedurne che Afdinofli lascerà quella seconda moglie che ha sposato in un casinò di Las Vegas in tuta e scarpe da ginnastica in quanto il bigotto medio non la concepisce nelle sue definizioni semplicistiche