Aumentano i casi di violenza contro le persone gay e trans, soprattutto in famiglia


Sotto il Governo meloni si è registrato un aumento della violenza contro le persone lgbt, soprattutto transgender. Secondo i dati di Gay Help Line, nel 2022 le segnalazioni di abusi e violenze registrati da giovani trans sono aumentate sino a toccare il 14,7% delle richieste di aiuto totali.
Grave è anche come le famiglie rappresentino il luogo in cui viene registrato il maggior numero di violeze. Nel 2022, il 41,6% delle richieste di aiuto ha riguardato giovani vittime di violenza familiare. C'è chi ha testimoniato di essere stato chiusi in casa dai propri genitori e di aver subito abusi fisici e verbali. Diversi ragazzi hanno anche subito tentativi di conversione, vietati dall'Ordine degli psicologi ma ancora praticati da vari gruppi religiosi vicini al Governo Meloni.
A causa delle discriminazioni, il 5,7% dei ragazzi ha abbandonato la scuola, mentre solo uno studente transgender su cinque ha potuto avere accesso alla ‘carriera alias'. Il 17% dei ragazzi che si sono rivolti alla Gay Help Line hanno perso il sostegno economico da parte dei genitori a causa della loro sessualità.

Per tre persone transgender su quattro, pare sia impossibile riuscire a trovare un impiego. Il 12% delle persone è stata inoltre oggetto di violenze fisiche e verbali sul posto di lavoro. La maggior parte non va al pronto soccorso e, quando hanno necessità di cure, nascondono il fatto di essere stati vittima di aggressioni omotransfobiche.

«Su circa 400 casi di giovani Lgbt+ cacciati di casa solo il 10% riesce e trovare ospitalità nelle case famiglia protette operative a Roma –ha spiegato Alessandra Rossi di Gay help Line– Un dato che risulta costante nel tempo è la difficoltà delle vittime a denunciare: il fenomeno dell'underreporting (mancata denuncia) incide in maniera preoccupante sul riconoscimento dell'entità delle discriminazioni e delle violenze. In questo periodo di forte pressione sociale, sono ancora più urgenti misure legislative a supporto delle persone Lgbt+, ancora prive di tutele contro la discriminazione, l'odio e la violenza».
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