Il pastore Carollo: «Chi contesta la Roccella è un mancato aborto. Le donne tengano su le mutande»


Dopo aver praticamente chiesto la beatificazione di Giorgia Meloni, sostenendo che andrebbe ritenuta «la mamma d'Italia» per le sue passerelle elettorali in Emilia-Romagna, il pastore evangelico Luigi Carollo ha voluto intervenire anche sulle polemiche populiste contro il diritto di contestazione alla sua amatissima Eugenia Roccella.
Se il pastore sosteneva che i reati dettati dall'odio dovessero essere ritenuti un suo presunto "diritto di espressione", è contro il diritto di critica altrui che inveisce contro le femministe che non vogliono rinunciare ai propri diritti dicendo che ognuna di loro sarebbe «un mancato aborto».

Sostiene anche che Eugenoia Roccella abbia ogni diritto di infilarsi nei letti degli italiani, perché lui parrebbe ritenere che le donne siano "tr*ie" come le definisce il sottosegratario alla cultura meloniano. E così urla che se la donna non vuole restare incita, dovrebbe non fare sesso, ovviamente parlando solo di donne quasi non ritenesse di dover chiedere a chi li mette incinte di assumersi le proprie responsabilità, dato che quelli sono uomini e la loro parte politica ritiene abbiano ogni diritto di abbandonare la prole che va demandata alla donna:



Davanti alla rabbia del pastore evangelico, si comprende perché le destre si inventino polemiche pretestuose che pare abbiano l'unico fini di fomentare personaggi come Carollo.
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