La destra continua a usare la religione come strumento di discriminazione


C'era un tempo in cui la Lega chiedeva il matrimonio egualitario e in cui partecipava ai Pride. Poi Salvini è stato eletto segretario del partito alla presenza di un esponente di Putin che, già durante la cerimonia di insediamento, gli ha chiesto di aderire all'ideologia di Putin. E lui lo ha fatto, tramutando il suo partito in un soggetto di estrema destra che si propone nemico dei diritti civili e delle libertà. Solamente nelle ultime settimane, i suoi uomini sono stati capaci di non votare una mozione europea sulla depenalizzazione dell'omosessualità e un'altra mozione auropea pe ril contrasto alla violenza sulle donne.

In quel clima, era facile attendersi che il leghista Attilio Fontana avrebbe negato il patrocinio al pride, dato che la Lega lombarda preferisce patrocinare il neocatecumenale Gandolfini e i suoi raduni atti a sostenere che l'eterosessualità sia una sorte di nuovo "arianesimo" che dovrebbe conferire privilegi sociali, giuridici ed economici a chi condivide le medesime pulsioni sessuali di Salvini.
Tanto ha eccitato il solito Attilio Negrini, esponente no-vax e filo-Putin della destra bresciana che sostiene il candidato sindaco di Salvini e della Meloni alle elezioni cittadine. felice davanti alla discriminazione, l'estremista mostra come simili atti politici lo facciano sentire legittimato diffamare e insultare migliaia di persone che partecipano al Pride.
Da buon adinolfiniano che mostra il suo apprezzamento per chi dice che il Qatar andrebbe preso come esempio in tema di diritti civili, l'estremista lancia una assurda accusa: blasfemia.



Se pare evidente che l'accusa diffamatoria di Negrini sia solo l'ennesima falsa testimonianza offerta da un un tizio che abusa blasfemamente della religione come strumento con cui promuovere odio, evidente è come una certa destra abbia ormai deciso che l'accusa di "blasfemia" vada usata per incitare discriminazioni e persecuzione come se fossimo in Iran.
Da Negrini a Jacopo Coghe, passando per tutti quei sedicenti "cristiani" che vanno in giro a dire che il loro credo serva unicamente a legittimare l'odio, l'accusa di "blasfemia" sta diventando sempre più frequente e intollerabile.

Aizzati da Negrini, tanti suoi proseliti gli vanno dietro facendo a gara a chi insulta di più i partecipanti ai pride. Ovviamente citano slogan coniati dalle lobby omofobe, parlando di "carnevalate" e si fantomatiche "blasfemie" sino a giungere a quel "buon senso" di cui parla sempre Salvini quando non trova argomentazioni a sostegno qualcosa:





Se questa gente pare affamata di legittimazione alla discriminazione, ancora più curioso è come nutrano astio verso qualunque tema. Ad esempio, Negrini pare non capire quale sia la differenza tra clima e meteorologia, inventandosi che basterebbe una pioggia per negare l'evidenza dei cambiamenti climatici:



Insomma, che si tratti di gay o di persone che difendono il futuro del pianeta, la loro risposta è sempre violenta, rabbiosa e incline a preferire gli insulti alle argomentazioni.
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