L'ira delle destre contro il diritto alla contestazione


L'organizzazione forzanovista Provita Onlus sostiene che commettere reati d'odio sia una presunta "libertà di espressione" da garantire a chiunque condivida la loro predisposizione all'intolleranza.
Ma poi urlano che la loro Eugenia Roccella non possa essere criticata, dato che loro sono molto orgogliosi del suo spalleggiare ogni loro richiesta miri a togliere libertà alle persone. E dato che la destra ama insultare, l'organizzazione forzanovista definisce «femminista isterica» qualunque donna non condivida il loro sostenere che la femmina andrebbe costretta con la forza a subire il volere di Jacopo Coghe sui loro corpi:



Se è estenuante il loro incessante tentativo di creare contrapposizioni, indicativo è come per loro tutto sia pretesto per fare propaganda politica a sostegno di una destra ostile ai diritti civili.

Li spalleggia il solito Lucio Malan, che accosta la libertà di opinione altrui al nazismo, in difesa di chi vuole imporre per legge le sue opinabili idee:



A dire che la libertà altrui sarebbe fascismo è anche Nicola Porro, il quale è sempre incline a sostenere il "diritto" di chiedere la repressione dei diritti altrui:



Insomma, per loro la "libertà" è l'obbligo a doverla pensare come loro.
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