Nicola Porro torna a insultare Paola Egonu


Nicola Porro non perde occasione per incitare i suoi lettori ad un inutile odio sociale. E così, oggi tenta di sostenere che i razzisti dovrebbero sentirsi offesi da una Egonu che ha osato non tacere davanti ai casi di razzismo subito, ovviamente inventandosi che i riferimenti a quella feccia siano da intendersi come un attacco alla patria di Giorgia Meloni, così bianca nel suo conformismo ai dettami etnici del cognato. Ed ovviamente si inventa pure che una italiana giocherebbe in Italia solo per soldi:



Senza chiarire se i suoi collaboratori siano cannibali che si nutrono di carne umana, dice che quel tale che insulta tutti avrebbe "cucinato" l'italiana che lui così disprezza perché di colore sgradito alle destre.

Forse convinto di parlare a dei cerebrolesi, il suo Max Del Papa scrive:

Egonu Egonu perché sei tu Egonu. Un radioso mattino di fine maggio, il mese più torrido e soprattutto arido da quando inventarono il riscaldamento globale, finisce lo strazio, ultima puntata della telenovolley: Paola Egonu torna in Italia, il paese di merda “dove non farei mai un figlio”, ipse dixit. Ieri era ieri, altri pensieri, tu chiamalo se vuoi orgasmo festivaliero, la schiacciatrice, un po’ fuori campo, con simili uscite e i suoi manager, consulenti all'immagine, armocromisti che le sussurravano: Paolina, forse non è la maniera migliore per preparare il tuo ritorno.

Peccato che Paola non abbia mai detto che l'Italia sia un Paese di merda, anche se Porro e Del Papa cercano di renderlo tale.
Eppure il porroso articolo del porroso collaboratore di Porro insiste su quella falsità, sia mai possa porrosamente promuovere porroso razzismo tra i suoi porrosi lettori:

Avanti popolo, alla riscossa, Paola la rossa trionferà. Speriamolo per lei, per il Vero, per noi tutti. Se ce la fa, sarà solo merito suo, se toppa sarà il contesto sbagliato, le condizioni che mancavano per giocare in serenità, il paese di merda razzista.

Mancava solo un gne gne gne finale. Quindi, ai loro occhi, per risultare credibile quando si parla del razzismo sbito si dovrebbe smettere di lavorare nel proprio Paese?

Per dimostrare chi sia il pubblico a cui si rivolge Porro, un sostenitore di Putin si affretta a dire che loro odiano le donne di colore:



Però poi Porro vuole che si dica che in Italia non esisterebbe neppure un razzista...
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