Salone del libro. La Roccella provoca la censura del Torino Pride, ma nessuno ne parla


Mentre la destra si dedica al suo quotidiano piagnisteo inventandosi una falsa censura nei confronti della loro ministra alle (im)pari opportunità, curioso è come i vari Porro restino in silenzio quando a subire la censura è la comunità lgbt+.



Se la signora Rocella è poi potuta ad andare in televisione a dire perché le donne dovrebbero essere private da ogni, agli altri non è stato offerto alcun mezzo per poter recuperare la presentazione.
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