Adinolfi sostiene che chiedere ai ricchi il rispetto della legge sarebbe "razzismo".


È mai possibile che i ricchi no-vax non possano manco falsificare i documenti dell'immigrazione? Dove andremo a finire se i ricchi dovranno sottostare alle leggi se i neofascisti elogiano chi le viola a danno della collettività entrando illegalmente in Australia? Se lo chiede il fondamentalista Mario Adinolfi, tutto felice perché alle sue figlie sta insegnando che babbo si dice "fiero" di aver violato la legge a la tutela della salute pubblica mentre urla che i gay andrebbero arrestati perché lui li accusa di aver commesso un reato di opinione nel chiedere leggi su tematiche in cui la sua Giorgia Meloni vuole imporre il suo pensiero unico.
Non contento, quello stesso Adinofli che sostiene di non vedere alcun razzismo nel suo teorizzare esista una fantomatica "criminalità eticamente connotata" dice di vedere "razzismo" nel chiedere il rispetto della legge:



Peccato che il suo veneratissimo Djokovic, padre dei negazionisti e madre dei no-vax, non sia stato arrestato perché si rifiutava di vaccinarsi. È stato arrestato perché ha falsificato i documenti in cui giurava di essersi vaccinato anche se non lo aveva fatto. E ci spiace per Adinolfi, ma falsificare i documenti dell'immigrazione è reato.
Non appare chiara neppure la teoria di Adinolfi per cui vincere in campo dovrebbe assolvere dalle colpe che si commettono nella vita. La sua teoria è che un campione id calcio debba poter stuprare minorenni se ha vinto la partita?
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