Anche Bucci nega il patrocinio al Pride


In realtà non c'è nessuna notizia. L'estrema destra di Lombardia, Lazio e Liguria ha deciso di non dare alcun patrocinio al Pride, veicolando l'idea che i cittadini gay siano immeritevoli dei privilegi che Putin sostiene vadano riservati unicamente chi ha tante fidanzatine come Salvini o a chi concepisce figlie al di fuori del matrimonio come la Meloni. Ma dato che probabilmente persino loro si vergognano delle loro idee, si trincerano dietro agli stereotipi: i gay sono osceni, i gay affittano gli uteri, i gay offendono la sacralità della religione di Mosca...
Avessero versato un euro per ogni stereotipo detto in Aula, avremmo di che coprire il deficit della nazione.

La destra si conferma dunque come una formazione omofoba che guarda con interesse verso Ungheria e Polonia, forse sperando che promettere discriminazioni distolga lo sguardo dai loro fallimenti politico.

Esulta anche l'ex senatore leghista Simone Pillon che, al posto di parlarci di Bibbiano e del suo abuso propagandistico di quei bambini, si dice felice al pensiero che le sue vittime siano trattate come cittadini di serie b:





Peccato che tutto faccia pensare che sia Pillon a sembrare incapace di comprendere la differenza tra uomoni e dnne, dato che lui mon ha capito che un uomo trans è un uomo e che una donna trans è una donna.
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