Ferrara, respinta la mozione della salviniana contro la GpA


Secondo la consigliera Francesca Savini, la priorità del consiglio comunale di Ferrata dovrebbe essere quella di aiutare Provita Onlus a mettere in carcere chi ha figli mediante GpA. E così ha proposto una surreale mozione in cui chiedeva di impegnare il sindaco Alan Fabbri e la sua giunta «a sostenere e sollecitare, per tramite del Presidente della Camera dei deputati, la più celere calendarizzazione delle proposte di legge AC. 342/2022, AC. 887/2023 e AC. 1026/2023, affinché sia al più presto introdotto nella legge della Repubblica Italiana un esplicito divieto universale di accesso alla pratica della maternità surrogata anche in Paesi stranieri».

Il testo è stato respinto, suscitando le ire dell'organizzazione forzanovista:



Partendo dal loro sostenere che la destra dovrebbe sempre schierarsi con chi discrimina, scrivono:

Incredibilmente, pur essendo Ferrara un Comune a maggioranza di centrodestra, il testo è stato respinto. La delusione della consigliera proponente, Francesca Savini è cocente e palpabile, come emerge anche dalle dichiarazioni da lei rilasciate a Pro Vita & Famiglia.

Cosa ci sarebbe di "incredibile" lo sanno solo loro. Ed è interessante che Francesca Savini sia corsa da Jacopo Coghe quasi fosse il referente per chi cerca visibilità sulla pelle dei bambini.
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