Gli estremisti di Do.Ra. minacciano il Varese Pride: «Quando sarà ristabilito il regno, i gay non esisteranno più»


Alcuni militanti della formazione di estrema destra Do.Ra. hanno affisso sulla cancellata di Palazzo Estense uno striscione contro il Varese Pride, sul quale hanno scritto: "Perversione e profitti travestiti da diritti".
Il messaggio fa chiaramente riferimento agli slogan del Governo Meloni contro la GpA, ovviamente usati contro i gay anche se il 90% di chi accede a tale pratica è eterosessuale.



Lo striscione è stato rilanciato sui canali social del gruppo estremista, accompagnato da un messaggio dai toni scioccanti:

Incursione dei nostri Militanti al Carnevale dei cosiddetti "diritti" delle devianze sessuali. Questi individui appoggiati dal nuovo ordine mondiale, reclamano il proprio spazio nella società odierna, anche se la Natura ha già condannato loro all'estinzione. Quando su questo martoriato suolo che noi chiamiamo Patria, sarà ristabilito il regno di Giustizia, essi saranno i primi ad accorgersene: non esisteranno più

Davanti all'indignazione dei media, tale Enrico Labanca che sì firma "responsabile cultura" del gruppo, ci mostra tuttala sua "cultura" scrìvendo:

«Ca**o in cu*o o in gomma non fa figli». Con questa rozza e volgare frase potremmo subito far ritornare nelle loro cucce con aria condizionata i giornalisti varesini che oggi, con allarmismi ingiustificati, hanno cercato di riempire il vuoto delle loro colonne, utilizzando il nostro pacato comunicato contro il Pride in città.
Un comunicato dal tono pacifico e senza volontà minatoria.

Tralasciando il loro inneggiare al sesso non protetto, lascia basiti vogliano sostenere che non ci sarebbe volontà minatorie nelle loro esplicite minacce. Ed è con toni violenti e diffamatori che prosegue:

La carnevalata a sfondo sessuale, finanziata dai Poteri Forti che mai come oggi spadroneggiano nel mondo conosciuto, si è svolta in tutta tranquillità, senza episodi violenti o attacchi squadristi.
E allora cosa si cela dietro a questi «toni violenti e minacciosi inconcepibili in un paese civile?» (VareseNoi.it)
La sacrosanta verità: quando il Regno di Giustizia tornerà su questo martoriato suolo, i finanziatori del sovvertimento spirituale della Società saranno messi in condizioni di non nuocere più, spegnendo per sempre le luci di questo laboratorio di perversione a cielo aperto chiamato «Orgoglio Arcobaleno». Non vi è nulla di cui andare orgogliosi nel mostrare quanto la mente umana, se lasciata libera dalla morale imposta dalla Natura, possa spingersi in campo sessuale, senza reticenze dinanzi a ragazzi minorenni e bambini.

Quanto sarebbe facile per noi nasconderci dietro lo scudo forgiato da autentici omosessuali che, con le loro dichiarazioni di condanna contro il Pride, porgono a chiunque voglia muovere critiche al movimento LGBT?
Un po' come accade nel campo del razzismo, no?
Se citi un afro-americano o un immigrato regolare che attacca il flusso migratorio voluto, guarda caso, dagli stessi Potenti che finanziano le “comunità” arcobaleno, puoi permettertelo ma, se virilmente rivendichi la difesa dei confini, sei passibile di arresto.

Insomma, deliri omofobi vergognosi. Ed è curioso sostengono dovremmo ringraziarli per non aver picchiato i manifestanti ma di essersi limitati a insultarli. E va anche peggio nel loro proseguire:

Abbiamo ascoltato le parole del Boschini, presidente Arcigay di Varese, ed ecco come il velo di sorrisi e amore a tutto il mondo si trasformi immediatamente in una fredda gabbia dove rinchiudere i dissidenti:
il primo punto, a cui aspirano, è una legge contro l'odio omotransfobico. In parole spicce: carcere duro per chiunque, genitori compresi, provi solo ad obiettare, trasformando dubbi-perplessità-preoccupazioni in “discriminazione” e l'opposizione al cambio di sesso del proprio figlioletto vittima della propaganda Gender in “violenza”.
E ci fermiamo qui. Inutile inoltrarsi in questioni ben più profonde, importanti e di vitale importanza come gli interessi delle Multinazionali dietro al cambio-genere o ai fini ultimi della Massoneria internazionale. È sicuramente infruttuoso, ora come ora, discutere con chi non comprende gli elementi più semplici.
Se basta dipingere, coi colori dell'arcobaleno, una dichiarazione di guerra per ottenere dai più la resa incondizionata, significa essere giunti al punto più basso della vigliaccheria umana dove nulla di Sacro può essere difeso in questa corrotta società, nemmeno la purezza dell'Infanzia.
Ma noi siamo qui non solo per fermare questa perversa deriva: siamo qua per conquistare la Pace, dopo la guerra, pace che “accompagna i Forti e schiva i deboli”. Con “buona pace” delle redazioni giornalistiche d'Italia.

Insomma, sanno citare la peggior propaganda forzanovista. Peccato che recitare slogan non li renda veri, ma oggettivo è il danno che vogliono arrecare a chi è vittima della loro omofobia.
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