Malan fantastica su imprecisate «aggregazioni erotiche» per attaccare il Torino Pride


Il senatore Lucio Malan, capogruppo di Fratelli d'Italia in Senato, pare schiumare di rabbia ogni volta che si svolge un Pride. E dato il personaggio, forse non dovremmo stupirci che tutte le volte reagisce con insulti e falsità.
Ad esempio, giura che il ddl Zan prevedesse «fino a 6 anni di carcere per chi esorti a non celebrare l'omosessualità e indottrinamento obbligatorio dei bambini nelle scuole». Il che è ovviamente falso, dato che la norma proponeva un contrasto ai reati d'odio. Inoltre pare surreale il suo sostenere che un orientamento sessuale possa essere «indottrinata» o «celebrata». Ma in fondo si parla di un senatore che ha sostenuto di essere fermamente convinto che Berlusconi potesse davvero creder che Ruby Rubacuori fosse la nipote di Mubarak e non una escort minorenne.

Senza chiarire se lui parli in profonda malafede o se lui non abbia compreso ciòc he ha letto, attacca il manifesto del Torino Pride asserendo:



Il fatto che Malan definisca «acquirenti» dei genitori, ma senza dirlo a Musk dato che lui è un ricco eterosessuale che piace a re Giorgia. Ed ovviamente cita parole inesistenti nel testo per attribuirle ad altre.
La situazione non pare migliorare quando il meloniano si inventa che qualcuno vorrebbe andare dai bambini «almeno dai 6 anni» senza capire che i temi possano essere affrontato secondo maturità, arrivando poi a fantasticare su «aggregazioni erotica» per parlare di imprecisate «adozioni di gruppo» e una «collettivizzazione dei bambini».

Il senatore sostiene che la "prova" delle sue affermazioni sarebbe questa. Peccato che nel testo non si dica praticamente nulla di quello che lui sostiene:



È malafede o incapacità a comprendere semplici testi?
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