Nicola Porro spara a zero contro il Roma Pride


Nicola Porro si proclama il detentore della verità populista sulla bontà dell'inquinamento e sulla bruttezza dei vaccini, ma anche l'omofobo che vuole rassicurare gli omofobi sulla bontà del loro odio contro interi gruppi sociali. Ovviamente sostenendo che lui avrebbe verità nascoste che tanto faranno gola ai complottisti no-vax, tenta di sostenere che abbiano ragione le lobby forzanoviste a sostenere che i gay non devono chiedere diritti e accontentarsi di non essere uccisi o imprigionati:



Porro affida il processo di diffamazione del milione di partecipanti ad un tale Andrea Palazzo, il quale dice che lui può giurare su santa Giorgia e su beato Salvini che al Roma Pride erano in dieci, che offendevano Gesù e che si affittavano uteri per strada:

Io c’ero al Gay Pride e la questura ha ragione: eravamo in 50mila, non c’era nessun milione in piazza. Le stesse facce che vedo ogni anno e l’età media è sempre troppo bassa. Mancano ancora le famiglie borghesi e i bambini (pochissimi), in generale tutto il mondo adulto. Mancano persino molti omosessuali che la considerano una carnevalata niente affatto inclusiva. Se il movimento Lgbtq+ reclama l’inclusività, siamo sicuri che la pratichi?

Se l'introduzione fa già capire quale porcheria stia pubblicando Porro, il signor Andrea Palazzo tenta di sostenere che lui andrebbe ogni anno ad una manifestazione che dice di schifare. Ed ovviamente assicura che lui possa giurare su Putin che tutto quello che Jacopo Coghe si inventa contro i gay vada ritenuta una verità rivelata:

Nel corteo di ieri non c’era spazio per il dialogo: ci sono solo nemici da abbattere. Il Gay Pride è, infatti, sempre dichiaratamente “contro”. La posta in gioco è la solita abbuffata di diritti senza responsabilità. Le parole d’ordine sono quasi un rosario: gender, matrimonio ugualitario, utero in affitto… di adozione alle coppie gay, invece, si parla poco. Eppure lì il discorso potrebbe portare a qualche risultato. Ma il movimento Lgbtq+ è assolutista: una messa cantata con le piume di struzzo. Le provocazioni sessuali sono ancora l’unico linguaggio utilizzato, in spregio a quella rispettabilità borghese che gay e lesbiche sembrerebbero ricercare con le loro rivendicazioni.

A dirlo è un tale che non ha capito che i Pride non si chiamano più "Gay Pride" da anni, mentre giura di credere alla fantomatica "ideologia gender" inventata da un prete indagato per abusi sessuali. Ovviamente cita anche imprecisate piume di struzzo, aderendo a quella che è l'immaginario dell'eterosessuale maschio di estrema destra.

Sostenuto che i gay siano praticamente dei pervertiti, sostiene che dovrebbero accontentarsi di non essere impiccati come in Iran, rinunciando a quei diritti che la Meloni e Porro sostengono debbano essere ritenuti privilegi da riservare unicamente ai soli eterosessuali:

Ma invece di recriminare, non sarebbe giusto anche dire “grazie” agli italiani per aver fatto tanti passi in avanti negli ultimi 20 anni, cancellando pregiudizi e tabù? Allora sì, che arriveremmo al milione in piazza! E basta con vittimismo e piagnistei: non c’è nessun mostro omofobo che vuole radere al suolo Sodoma.

In realtà Sodoma non ha molto a che vedere con i gay. Basta una semplice rilettura del brano per capire che quel testo condannava chi non accoglieva gli stranieri, esattamente come Porro e la meloni. Infatti gli abitanti di Sodoma non apparivano così gay quanto l'"eroe" biblico gli proposte di stuprare in gruppo le sue figlie.
E se la sua lettura biblica pare contestabile, da notare è come questa gente infili sempre un qualche elemento religioso nella convinzione che il loro reinterpretazione del "cristianesimo" sia sempre utile per legittimare ogni forma di discriminazione.

E se nessuno vuole radere al suolo una città che non esiste, esiste invece un Jacopo Coghe che vuole imporre la discriminazione degli studenti trans nelle scuole, volle vietare il contrasto alla discriminazione e vuole danneggiare milioni di vite. Esiste anche un Pillon che si faceva patrocinare dalla Lega un convegno omofobo organizzato con gente che finanziala l'introduzione della pena id morte in Uganda.

Ma Andrea Palazzo non ne parla, preferendo urlare che Elly Schlein vada schedata come lesbica, quasi lo ritenesse un insulto:

Un paio di note interessanti: la leader del Pd – la lesbica Elly Schlein – era presente, ma nessuno si è sognato di inneggiarla a madrina della manifestazione. Allo stesso tempo, nonostante il Governo fosse sotto attacco, la persona di Giorgia Meloni sembrava parzialmente risparmiata. Forse anche le frange più oltranziste riconoscono a questa donna all’apparenza così diversa da loro, qualcosa di affine.

Certo, i gay amano Giorgia Meloni quanto la ama lui. E subito si dice di essere certo che a signora che sostiene che "cristiano" significhi essere omofobi e inumani contro i migranti avrebbe "tanti amici gay":

D’altra parte Giorgia Meloni non ha nulla di personale contro i gay. Lo dice lei stessa: è una donna, è una madre, è cristiana. E infatti io e i miei amici omosessuali siamo pieni di amiche mamme, pure cattoliche, che sembrano il ritratto della leader di FdI. Non mi stupirei che nel suo privato Giorgia abbia talmente tanti amici gay da riempire la terrazza di un film di Ozpetek. La premier rappresenta, infatti, quello che moltissimi gay ricercano nelle loro amicizie femminili. Donne schiette, con una personalità forte e zero pruderie Negli anni ’80 si sarebbe detto, donne con gli attributi, ora si rischia il patibolo.

Insomma, il gay dovrebbe avere solo amiche donne secondo i peggiori stereotipi. E la donna merita di essere ritenuta inferiore al maschio perché Porro difende il sessismo. Ovvio no?

Chissà se il tizio di Porro, che peraltro pretende di parlare a nome di tutti, sarà felice di mostrare alla sua mamma che lui si adopera perché altre persone siano corrotte al pregiudizio e lo rappresentino così:



Alla mamma di Andrea Palazzo potremmo dire che suo figlio scrive articoli che servono a farsi etichettare come un "deviato sessuale" che non deve potersi mostrare in pubblico, perché due gay che si baciano fanno schifo ma piace un Berlusconi che andava con prostitute (probabilmente non tutte maggiorenni):





Insomma, anche poggi Porro ha mostrato la sua fedeltà a re Giorgia contribuendo a promuovere discriminazione e odio. Chissà che la sovrana non trovi un modo per ricompensare i suoi servigi.
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