Porro manda Del Papa ad insultare Toscani per lesa maestà a Berlusconi


Forse è diventato vietato esprimere opinioni ed è fatto obbligo dire che Berlusconi era bravo anche se frequentava minorenni ed evadeva le tasse. Così Porro ha chiesto al suo Del Papa di insultare Oliviero Toscani per lesa maestà al pregiudicato che gli pagava lo stipendio:



Dato che Del Papa non esprime idee ma si esprime ad insulti e offese gratuite, scrive:

Oliviero Toscani, il fotografo al prosecco, dà l’idea di uno dai vecchi rancori: “Sono contento che Berlusconi non ci sia più”. Ma non sarà che con Silvio gli andò male qualcuna delle sue intraprese? Poi c’è subito chi si dissocia dalle sue farneticazioni, ma che ti vuoi dissociare, il consorzio Smean Energy che ci ha a che fare lo sapeva o non lo sapeva di avere per le mani un vecchietto bizzoso, sempre in fregola di attenzioni?

L'ira di Del Papa è dettata da parole banali e condivisibili pronunciate dal fotografo, il quale ha semplicemente detto: “Penso che la morte di Berlusconi sia stata una fortuna per questo paese e non sono l'unico a pensarlo. Berlusconi è stato la rovina dell'Italia, in tutto: la sua etica, la sua educazione, il modo di trattare le donne. Ha avuto la possibilità di avere una maggioranza schiacciante in Parlamento e non è riuscito a fare niente, quindi non è neanche un grande statista. Ha fatto interessi privati in atto d'ufficio, ha messo le mani dappertutto ma non ha migliorato niente. Se parliamo di Berlusconi all'estero ci prendono in giro, mentre in Italia quando qualcuno muore diventa santo. Ma il tempo mi darà ragione”.

E se è interessante osservare come i virglettati citati dalle destre non compaiano nel discorso integrale, è praticamente dicendo parole a caso quasi ritenesse che il lettore di Porro sia fondamentalmente un decelebrato che prosegue:

C'è tutto il repertorio girotondino, travagliesco, roba tirata via, da fischietti, pentole e smorfie di Dario Fo, nessuna pretesa di serietà, non analisi ma luoghi comuni sul forsennato andante, fino alla pretesa apocalittica, da profeta. Il modo di trattare le donne: forse a questo noiosissimo personaggio, in chiaro disarmo, piacevano di più i Mao delle vergini bambine, i Kennedy della spartita Marilyn, il Marx che ingravida la serva e non riuscendo a farla abortire ne spedisce il figlio in manicomio. Storie di cui il comunismo femminista è lastricato, a Lotta Continua le menavano, il maschilismo dell'estrema sinistra era spaventoso. Le lezioni etiche da uno che fotografava i malati terminali per gli amici Benetton? Ma sì, quella era una attività sociale, lucrosa ma sociale, serviva a sensibilizzare.

Insomma, tanta diffamazione a lode di una Meloni che è stata condannata per aver usato wuelle fotografie a fini discriminatori. E se Del Papa manco fa finta di avere una morale mentre diffama tutti al soldo di Porro, davvero surreale è come tenti di stuprare i morti del Ponte Morandomi dicendo che l'incidente sarebbe da legare a Toscani:

Sensibile, questo Toscani che incanutisce invano: “Ma sì, a chi vuoi che freghi se crolla un ponte”, ed erano morti in 43. Ma c'era da difendere gli amici di una vita, quelli che lo hanno reso ricco. Anche quella volta ci fu chi si dissociò, ma che ti vuoi dissociare, che lo vuoi prendere sul serio il nonnetto bisbetico, l'elenco dei deliri è leggendario, oggi è presidente, in coerenza, di “Nessuno tocchi Caino” (a Abele gli pisciamo addosso da morto, sempre), l'intrapresa pannelliana gestita da Bonino e pullulante di terroristi da destra a sinistra.

Se a Del Papa auguriamo una bella querela per diffamazione aggravata che lo porti a dover vivere sotto il porticato di Porro, ci sarebbe da donandarsi quali porrosi seguaci di Porro riescano a non provare imbarazzo davanti a simili deliri.
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