Salvini, il Texas ranger


Salvini vieta, Salvini impone, Salvini ordina. È questa l'immagine che il padano si vuole cucire addosso, proponendosi come il Texas ranger dal grilletto facile che, anziché prevenire i crimini, preferisce aumentare le pene. Ma non per tutti, solo per chi non è un pregiudicato del loro partito. Infatti in quel caso lui urla che la sinistra dovrebbe sostenere che gli evasori di destra meritino quei funerali di stato che non vennero concessi neppure a Falcone e Borsellino.



Dopo aver taciuto sui bambini morti nell'ennesima strage di migranti, il ministro Salvini pare cercare visibilità sul cadavere del bimbo morto on un incidente stradale a Roma:



Il ministeo promette che «se sei recidivo e togli la vita a una persona tu la patente non la vedi più per il resto dei tuoi giorni, non è che la sospendo per qualche mese».
Quindi se quei ragazzi non sono recidivi, se la caveranno con niente? Ed esattamente, perché Salvini parla in prima persona dello stato, quasi ritenesse che la legge sia lui? Se qualcuno è recidivo, sarà la procura a togliergli la patente, non il ministro.

Curiosa è anche la sua teoria per cui le leggi andrebbero illustrate in televisione, non discusse in Aula. Forse temeva che avrebbe perso l'occasione per farsi un po' di campagna elettorale:



Peccato che le proposte andrebbero fatte nei luoghi opportuni, non durante i comizi trasmessi a spese dai contribuenti.
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