Se il sito di Porro irride i sopravvissuti all'Olocausto per difendere i simboli nazisti...


Signora mia, dove andremo a finire se Max Del Papa non potrà più salutate 88 volte Hitler prima di starnazzare che gli ecologisti sarebbero degli «squlibrati» perché lui nega i cambiamenti climatici? E perchè mai dovrebbe astenersi dal citare a casaccio un qualche bimbo morto, dato che defecare sul principio costituzionale per cui tutti sono innocenti sino a prova contraria fa tanto maschio di destra?

E se sinceramente asserire che qualcuno "cucinerebbe" chi non piace a Porro pare un termine davvero squallido, il vicedirettore de Il Giornale scrive:



Del Papa esordisce con un'ode ai no-vax, dicendo che il lockdown che ha salvato tante vite poteva essere evitato:

Nell’epoca del vale tutto non ha senso niente. Diversamente non saremmo stati oltre due anni rinchiusi per iniziativa di un assessore al traffico di Potenza con l'avallo di un politico creato in laboratorio prima e di un banchiere che mentiva sapendo di mentire o almeno speriamo, se no la tragedia sarebbe ancora più fonda.

Se ogni parola scritta pare configurare un reato di diffamazione aggravata, il diffamatore di Porro passa a insultare Greta:

Diversamente non avremmo affidato una roba colossale come la gestione ecologica del pianeta a una disagiata in treccine laureata prima del diploma e diplomata senza aver mai frequentato la scuola.

Considerando che Porro sostiene un politico come Salvini che, al posto di studiare, preferiva frequentare il centro sociale Leoncavallo e andare per moschee, siamo al ridicolo. Ma gli insulti non scemano:

Diversamente non daremmo credito a squilibrati che per “salvare il pianeta” sono pronti a spopolarlo, a fare estinguere la specie umana. In questo tempo di individui retrocessi a mattoni di un muro di follia, senza anima, che genera coscienza, che genera scelta, che genera responsabilità, solo mattoni schiacciati fra loro, che si pressano e si controllano, può accadere quanto segue: che per contrastare il razzismo di stampo nazista in curva, il ministro dell'Interno vieti ai giocatori la maglia numero 88, il numero di Hitler. Giuro che quando l'ho letta non potevo crederci e quando me l'han data da commentare mi sono messo a piangere. Tipo vietare i coltelli per affettare il pane siccome ci sbudellano la gente. Tipo proibire l'automobile perché i balordi di Casal Palocco sono piombati a missile su una Smart con dentro un bambino. Eccetera.

Se Del Papa ride davanti ai rigurgiti fascisti, chissà come riderà davanti ai tedeschi che usano la ß per non scrivere "ss". E se il problema sono i tifosi che usano quel simbolo al posto della svastica, Del Papa irride altro:

Ora, a parte che di giocatori di pallone col numero 88 alzi la mano chi ne ha mai visto uno dai tempi del calcio fiorentino, ma che dico, dello tsu-chu cinese, 500 avanti Cristo, qualcuno, non il ministro Piantedosi che evidentemente è convinto, ma dico c'è un essere umano provvisto di ragione che ci spiega il senso, la funzione, l'utilità?

Ma dato che Puantedosi è uno dei loro e loro sono pagati per insultare la sinistra, è con un dribbling che afferma:

Sempre con queste trovate situazioniste, alla Michela Murgia. Ma che dico? Una roba così non sarebbe riuscito a concepirla manco Tomaso Montanari, manco Paolo Berizzi di Repubblica.

Insomma, l'importante è insultare chi difende i diritti anziché difendere i simboli usati dai nazisti. Poi, non contento, invita i picchiatori di destra a prendere le mazze e a picchiare chi non piace alla destra:

Abodi, e con loro il coordinatore nazionale contro l'antisemitismo Pecoraro, si preoccupano di valutare “l'atteggiamento proattivo delle società in questo campo”. E all'atteggiamento proattivo cadono le dita sulla tastiera, cadono le braccia, cadono le palle, cade tutto.
Mo’ che sarebbe ‘sto proattivo? Benedetto figliolo, io non ti capisco, ma come chèzzo parli? Ma perché io ti debbo spezzare la quinta vertebra e la noce del capocollo a te? Bisogna fare sempre le formule da minchiawoke, la resilienza, il proattivo. Che sarebbe, ad ogni buon conto, prevenire cose spiacevoli. Tipo gli sbarchi dei clandestini di cui non si parla più ma che continuano gagliardi come prima più di prima invaderò.

Volevate non citare i migranti che loro odiano e parlare di "invasione" come un Salvini qualsiasi? E volete non sfottere una sopravvissuta all'Olocausto per far felici i nazisti che cercarono di ucciderla:

E no: c'è da vietare le maglie 88, così il problema del nazismo è risolto, olè. Magari, già che ci siamo, chiamiamo in causa l'immancabile, onnipresente, instancabile Liliana Segre a dire la sua banalità, tipico caso di tragedia epocale ridotta alla più spietata delle personalizzazioni. La vostra soddisfazione, è il nostro miglior premio, piripiripì.

E dopo gli insulti alla sopravvissuta alla Shoa, si passa a sostenere che i migranti sarebbero stupratori:

Anche la faccenduola degli stupri quotidiani, intorno ai dieci, quindici al dì, ad opera dei clandestini fuori controllo, meriterebbe eventualmente un po’ di proattività. Ma niente, prima viene la maglia hitleriana da cancellare.

Se Porro e Del Papa elogiano una Meloni che vuole vietare i figli ai gay, in tema di nazismo sostengono che inneggiare ad Hitler sia una libertà da tutelare:

Ma non spetta a un governo il processo alle intenzioni, o ai numeri, non gli spetta decidere come il libero cittadino debba condurre la propria vita, anche a costo di sfasciarla.

Ogni commento pare superfluo.
Commenti