Gli evangelici accusano di "pedofilia" i produttori di "Barbie" mentre promuovono il film che piace a Trump


Esattamente come la propaganda fascista tentava di sostenere che ogni aspetto dell'esistenza dovesse essere intesa come un "noi contro loro", anche il pastore evangelico Luigi Carollo ama inventarsi false contrapposizioni con cui promuovere discriminazione.
E così, oggi si inventa una contrapposizioni tra due film che non c'entrano nulla l'uno con l'altro. Evidentemente intenzionato a sfruttare l'attesa verso il film di Barbie, urla che lui lo schiferebbe perché ritiene che promuova l'emancipazione femminile e non tenterebbe di indottrinare i bambini al suo modello di famiglia. E se è interessante scoprire che la chiesa Sabaoth dica di avere certezze su un film che non hanno mai visto, interessante è come dicano che le donne non sottomesse rappresenterebbero una minaccia per l'egemonia del maschio.

Di contro, si inventano che qualcuno vorrebbe "silenziare" un loro film che proporrebbe "vero uomini" che si portano a letto donne. E dato che la diffamazione pare piacergli molto, ci piazzano dentro un'accusa di "pedofilia" come farebbe quel loro amato Putin che manda i suoi militari a stuprare bambine di tre anni:



Il film elogiato dall'evangelico è un action movie a basso costo che parla di trafficanti di esseri umani in Colombia e sfruttamento di minori. Ad averlo reso celebre sono stati i complottisti di QAnon, che l'hanno elevato a manifesto della loro ideologia. Tutti i pezzi grossi dell’estrema destra lo hanno consigliato, compreso Trump.


Update 25/07: Nel consueto messaggio che il pastore è solito riservarci, il pastore dichiara che lui e i suoi proseliti farebbero guerriglia ad imprecisati "attivisti". Forse parla degli attivisti per i diritti umani, dato che gli attivisti trumpiani paiono piacergli olto:



Pare anche che lui si stia vantando del suo fare la guerra al prossimo, quasi come se il solo pensiero di poter contribuire a danneggiare la vita altrui lo rendesse felice.
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