Il contrasto al sessimo fa schiumare il leghista Pillon


Per l'ex senatore leghista Simone Pillon, tutto è "gender". Lui utilizza in modo indistinto quel termine contro i gay, contro le persone trans e contro le donne. Che si tratti di incoraggiare sessismo, omofobia o transfobia, il leghista parrebbe convinto che sia sufficiente citare il fantomatico "gender" e lui riuscirà ad incitare i suoi discepoli alla discriminazione.
Oggi si lamenta che l'università di Verona non voglia apostrofare al maschile le studentesse, urlando che la nostra lingua sarebbe bella perché predilige il maschile al femminile:



Peccato che l'italiano attuale non abbia più nulla a che vedere con quello di dante, dato che una lingua si evolve. Ed è altresì curioso osservare come la deriva pillonista ritenga che il rispetto della donna debba essere ritenuta una "deriva", invocando i bei tempi in cui Dante venne esiliato perché dissidente.
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