Il figlio del presidente La Russa è stato denunciato per stupro


La Procura di Milano ha aperto un'inchiesta a seguito della denuncia di stupro presentata da una 22enne contro Leonardo Apache La Russa, figlio 21enne del presidente del Senato Ignazio La Russa. Al Corriere della Sera, la ragazza ha raccontato che la presunta violenza sia avvenuta lo scorso 18 maggio in discoteca di Milano.
«Mentre ballavamo mi ero accorta della presenza di un mio compagno di scuola di liceo, Leonardo La Russa. Ci salutammo e da quel momento non ricordo più niente». La ragazza si ricorda solo di aver bevuto un drink e la mattina successiva si è risvegliata «in assoluto stato confusionale, nuda nel letto con a fianco Leonardo La Russa», nudo anche lui. «Gli ho chiesto immediatamente spiegazioni del perché fossi lì, in quanto non mi ricordavo nulla della serata. Mi disse che aveva avuto un rapporto con me sotto effetto di sostanze stupefacenti» e che anche un suo amico, che stava dormendo in un’altra stanza, «aveva avuto un rapporto con me a mia insaputa».
La ragazza avrebbe chiesto ad un'amica se era stata drogata e lei avrebbe risposto: «Penso ti abbia drogata. Non mi ascoltavi, poi sei corsa via perché non ti ho più trovata», «stavi benissimo fino a prima del drink», «ho provato a portarti via non riuscendo».
La ragazza ha chiesto al figlio di La Russa di riavere i propri vestiti che «erano al piano di sotto», Leonardo l'avrebbe incalzata: «Pretendo un bacio, se no non ti faccio uscire». «Si avvicinò e mi baciò contro la mia volontà. Non dissi nulla per paura».
Dalle analisi la giovane è anche risultata positiva alla cocaina.

Andrea Bazzoni, legale della famiglia La Russa, ha affermato che, in base alla versione del ragazzo: «Non vi fu alcuna forma di costrizione: è stata d’accordo nel trascorrere il dopo-discoteca con il mio assistito, liberamente andando con lui a casa sua, passando la notte e rimanendo con lui fino a mezzogiorno successivo, per poi salutarsi normalmente». Poi ha aggiunto anche una minaccia: «Quanto a quello che la ragazza avrebbe consumato, non solo esclude di averglielo offerto, ma, qualora si vedesse attribuire questo tipo di condotta, si vedrebbe costretto a sporgere denuncia».
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