Le donne mussulmane asfaltano Salvini e Ceccardi
Probabilmente è nel nome del cuore immacolato di Maria, per la difesa della razza e per sancire che alle destre i mussulmani fanno schifo che il vicepremier leghista Matteo Salvini, l'europarlamente leghista Susanna Ceccardi, l'europarlamentare leghista Angelo Ciocca e l'europarlamentare legista Isabella Tovaglieri avevano fatto pressioni su una piscina di Limbiate per impedire una festa privata di donne mussulmane.
Se è noto l'uso propagandistico che la Lega è solita fare della loro discutibile idea di "cristianesimo", spesso usata come strumento identitario di legittimizzazione alla discriminazione, pare evidente la gravità di un governo che vuole limitare le libertà personali delle minoranze.
Ma anche questa volta pare che Salvini abbia perso. Infatti il Pool party per donne musulmane alla fine si farà lo stesso, ma il 9 luglio e presso una località per ora segreta.
Le organizzatrici hanno dichiarato: «Ringraziamo di cuore gli onorevoli leghisti per aver contribuito all'inaspettata impennata dei nostri partecipanti! Complimenti per aver distolto l'opinione pubblica dai veri problemi del paese, per concentrarla su qualche decina di donne che andranno a nuotare».
D'altronde si sa che al leghista medio ste bene che si possa perdere il Pnrr se la priorità è la discriminazione di donne mussulmane, ritiro dei patrocini al Pride o promettere leggi contro i figli delle coppie omogenitoriali.