Lo squallore del post di Pillon contro Michela Murgia

Il leghista Simone Pillon potrà aggiungere il bullismo ad una donna terminale al suo lungo elenco di azioni deprecabili. Come uno sciacallo, si è scagliato contro una Michela Murgia che si è sposata per tutelare i suoi cari:

La scrittrice ha spiegato di aver deciso di sposarsi solo perché era l'unico modo che avrebbe tutelato i suoi cari: «Lo abbiamo fatto “in articulo mortis” perché ogni giorno c’è una complicazione fisica diversa, entro ed esco dall’ospedale e ormai non diamo più niente per scontato. Lo abbiamo fatto controvoglia: se avessimo avuto un altro modo per garantirci i diritti a vicenda non saremmo mai ricorsi a uno strumento così patriarcale e limitato, che ci costringe a ridurre alla rappresentazione della coppia un’esperienza molto più ricca e forte, dove il numero 2 è il contrario di quello che siamo».
Dato che lei chiedeva di non fargli gli auguri, Pillon si affretta a farglieli quasi essere certo di risultare offensivo. E mentre grida "auguri" con fare da bullo, sostiene che lui esige che il matrimonio vada ridefinito come Putin comanda, ossia come un'unione eterosessuale tra un maschio e una femmina. Senza chiarire quali altre "alternative" avrebbe avuto la scrittrice, scrive:

Squallido è anche il suo augurare pronta guarigione ad una malata terminale. Gli suggeriremmo di vergognarsi, ma non crediamo ne sarebbe capace.
Il testo sfottuto da Pillon è questo:

Da una parte c'è una grande donna, dall'altro tutta la pochezza di un piccolo leghista.