Malan usa una vittima di anoressia per propaganda, urlando che lui l'avrebbe costretta a soffrire
Mostrando tutta la sua insensibilità, il senatore Malan (ovviamente di Fratelli d'Italia) non pare avere remore nello sfruttare dei malati per becera propaganda politica. E così oggi si vanta di come di come la destra di Giorgia Meloni se ne sarebbe bellamente fregata della volontà espressa da Lisa Pauli, scrivendo:
Malan sottolinea così che a loro non interessa considerare la qualità di vita. Se Lisa ha lottato per decenni con l'anoressia e oggi pesa a malapena 40 kg, risultando troppo per portare la spesa a casa senza fermarsi ogni due secondi, la si deve obbligare a soffrire. Lo ordina Malan, tanto mica è lui a dover vivere quella agonia.
E se ci vuole coraggio per sostenere che pesare 40 chili significherebbe non avere alcun malessere fisico, evidente è come una certa destra nutra un viscerale odio per l'autodeterminazione altrui. Tutti vanno costretti a fare quello che dicono loro, come dicono loro perché lo dicono loro.
Se probabilmente si commenta da solo un senatore che usa i problemi psicologici di una donna canadese per la sua agenda elettorale, incredibile è quanto poco rispetto mostri verso scelte di questo tipo. E certamente il suo tentativo di ridurre una sofferenza così complessa al termine "infelice" è di uno squallore incommentabile. E chissà che qualcuno non possa spiegare a Malan che l'anoressia è una malattia, non un capriccio.