Pillon all'attacco di Biancaneve: «Senza principi patriarcali, ai nostri figli maschi mostriamo solo trememonde mammolette»


Il leghista Simone Pillon sostiene che lui sarebbe cresciuto così maschio e virile perché leggeva Tex e guardava Goldrake. Ed è in totale adesione al pensiero unico integralista che ritiene che quelle sue convinzioni vadano usate fiancheggiare Fratelli d'Italia in una battaglia contro Biancaneve.
Incurante di come i suoi avi moralisti si tracciarono le vesti davanti a Goldrake e nel 1979 arrivarono a portare la questione in parlamento sostenendo che quei cartoni fossero diseducativi perché non erano come quelli che guardavano loro, il leghista dice lui teme la femminilizzazione dei «figli maschi» perché senza «principi patriarcali» lui vede solo «trememonde mammolette» che sarebbero «buoni solo a fumarsi canne e sparare cavolate». Ed è lamentandosi che la nuova Biancaneve avrebbe la pelle troppo scura per i suoi gusti che scrive:



Quando parla di mettere la grande forza al servizio di chi non ce l'ha, immaginiamo non stia parlando di salvare vite umane in mare. E probabilmente non parla manco di dare diritti ai discriminati o di battersi perché la Lega non smantelli la sanità pubblica per favorire i privati.
Quel che è certo è che il padre di una figlia femmina che promuove il patriarcato mentre si intesta un imprecisato ruolo di comando sulle famiglie altrui appare alquanto surreale. Ed è surreale anche che parli al femminile degli uomini nella convinzione di offenderli, senza accorgersi che il suo usare il femminile come forma di insulto è proprio un evidente sintomo sessismo.
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