Porro e Borghi tornano a negare il caldo


Se ci è capitato più volte di vedere Nicola Porro che si sbraitava, urlava e diceva parolacce durante i suoi video, non abbiamo visto il "panico" che dice lui perché un meteorologo espresso una sua opinione. Casomai abbiamo visto lui he è andato subito in panico, eccitato come una scoleratte al pensiero di poter usare quell'opinione isolata per sostenere che ha ragione lui ad ire che none esisterebbe alcun cambiamento climatico:



Nell'articolo, Porro sostiene che chi costata un dato di fatto come il caldo che tutti noi abbiamo potuto constatare di persona sterebbe mentendo a sé stesso per denigrare la sua amatissima Meloni:

Caldo killer. Ben 47 gradi. Robe mai viste prima. Il tutto ovviamente più o meno per colpa del governo Meloni o comunque della destra negazionista. Poi basta una battuta detta nel bel mezzo dell’Aria che Tira dal metereologo di La7 che viene giù tutto il castello di allarmismo che i media hanno costruito su Caronte e la Roma “infernale”.

Magari Porro andrà ai funerali di chi è morto a causa di quel caldo ad urlare che la salma offende la sua Meloni. Chissà.
Fatto sta che il suo idolo non è uno di quei negazionisti che lui è solito propinare. Anzi, è convinto che si debba fare qualcosa per ridurre le emissioni, limitare l’inquinamento, impedire che l’irregolarità di questo clima non diventi la normalità. Quindi non apre sia "allarmismo" affermare ciò di cui è convinto anche il suo eroe.

E dopo Porro, anche il leghista Borghi pare eccitato da chi gli dà occasione per negare la realtà oggettiva dei cambianti climatici:



Curiosa è anche la loro teoria per cui sarebbe serio solo chi dice ciò che fa comodo a loro. E se è vero che loro amano improvvisarsi biologi, medici, bancari, geologi, ingeneri e meteorologi, forse avrebbe più senso che a confrontarsi su quei dati sia schi conosce il tema e non chi nega il clima a fini di propaganda elettorale.
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