Provita Onlus diffonde l'ennesimo video di propaganda contro l'identità di genere
L'organizzazione forzanovista Provita Onlus sostiene che la transessualità, ossia una caratteristica naturale che esisteva prima della nascita di Jacopo Coghe e che esisterà anche dopo la sua morte, sarebbe una moda che va contrastata con l'odio. E così, hanno creato uno di quei loro soliti video di propaganda che ha la finalità di disinformare gli intolleranti per aizzarli contro i diritti degli adolescenti.
Nel loro video di istigazione alla discriminazione, l'organizzazione di estrema destra sostiene che «tra i giovani si sta diffondendo una spaventosa ideologia» e che ci sarebbero ragazzi «confusi sulla loro identità». E già qui si vede quanto spaventosa e violenta si la pericolosa ideologia promossa da Jacopo Coghe e da Maria Rachele Ruiu contro l'identità altrui.
Se una persona transessuale è donna e non è un maschio che "dice di sentirsi donna", il video cerca di incitare gli intolleranti a scegliere la definizione negazionista promossa da Coghe. Citano poi dati a caso, facendo finta che le persone transessuali starebbero aumentando e non che non si nascondano più come loro li costringevano a fare.
Ovviamente sostengono che sarebbe sbagliato non guardare al sesso biologico e sostenere che l'identità vada oltre ai propri genitali, asserendo che se si sostiene che chi un pene non debba necessariamente penetrare una ragazzina "spezzerebbe la natura umana". Poi tentano anche di sostenere che la fluidità sarebbe una «tendenza» perché «attori, cantanti, influencer incoraggiano la fluidità di genere suo social network» per «interessi economici e commerciali».
Il loro voler convincere gli intolleranti che qualcuno potrebbe negargli un figlio donnaiolo è una loro abitudine. peccato sia poco credibile che qualcuno possa decidere di subire le loro feroci violenze solo per moda, arrivando anche al suicidio per ché non accettate dalle persone che Coghe incita a non accettarle.
Dato che Jacopo Coghe ama usare i bambini, urla che qualcuno metterebbe persone transgender nei cartoni animati per bambini, giurando che i ragazzi cambierebbero sesso per «risolvere fragilità emotive e disagi psicologici» e che «alcuni si dichiarano transgender per apparire alla moda ed essere accattati dalla società».
Insomma, siamo ben oltre alla falsa testimonianza. Sostenere che si "diventerebbe" trangender per essere accettati dalla società significa nega l'esistenza dell'omofobia e mostra chiaramente di quali mistificazioni siano capace quella gente. E non va meglio quando iniziano a dire che i genitori non dovrebbero accettare i propri figli, scegliendo di promuovere una non-accettazione che la scienza riconosce come provata causa di numerosi suicidi.
Fantasticano su imprecisati interventi chirurgici sui minori, spiacciano i bloccanti per la pubertà per «farmaci che bloccano il normale sviluppo sessuale» e dicono che gli lgbt starebbero entrando nelle scuole italiane per convincere i bambini a cambiare sesso. Dicono anche che le scuole italiane verrebbero «ingannate da questa propaganda» e contro il volere dei gruppi forzanovisti starebbero approvando la carriera alias. Una forma di rispetto che ovviamente non piace a Jacopo Coghe, così dice che la scuola non tratterebbe più gli studenti «come maschi e femmine» ma «in base a come loro dicono di sentirsi». Il che è ovviamente una patetica semplificazione. E dato che loro sono ossessionati dai bagni, dicono che «anche se è un maschio, Marco potrà usare gli spogliatoi e i bagni riservati alle ragazze». Poiché loro trovano ingiusto che un genitore omofobo non possa opporsi al rispetto dei gli altrui, lamentandosi che chi discriminerà i figli degli altri rischia di essere accusato di «comportamento discriminatorio» per il suo comportamento discriminatorio.
Il video afferma che «la carriera alias è illegale e pericolosa». Peccato che a dirlo sia solo Jacopo Coghe, il quale cerca di imporsi nella società ripetendo che la sua reinterpretazione delle leggi vada considerata un dogma di fede. Ed ovviamente è semplificando i fatto che dicono che «nessuna legge permette ai maschi di poter entrare nei bagni delle femmine» e si inventano che la mancata discriminazione creerebbe imprecisati «danni devastanti e irreversibili».
In conclusione, dicono che la transessualità andrebbe «curata» e accusano le scuole di «incoraggiarla», ovviamente sostenendo che non esisterebbero persone transessuali ma solo persone confuse a cui va vietato di esistere.
Il risultato è questa schifezza:
Il video è piaciuto molto al pastore evangelico Luigi Carollo, il quale cita a caso il film di Barbie prima di sostenere che il fantomatico "gender" sarebbe una "epidemia". Ed ovviamente si affretta ad incitare i genitori omofobi a negare la realtà scientifica sul tema per affidarsi alle reinterpretazione ideologiche delle organizzazioni fedeli a Putin, incurante di come i suoi suggerimenti potrebbero portare degli adolescenti verso il suicidio:
Ed è alquanto triste vedere che alcuni proseliti di Coghe citano il nome di Dio invano per auspicare un mondo di intolleranza in cui prolifichi l'oidio:
Peccato che nei Vangeli si inviti ad amare il prossimo, non a odiare chi non è espressione delle proprie fantasie sessuali.