Aperta un'indagine sulla scomparsa della "Venere influencer" pagata dalla Santanchè
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La Procura della Corte dei conti del Lazio ha deciso di aprire un fascicolo sulla campagna di comunicazione del ministero del Turismo, voluta da Daniela Santanché e costata centinaia di migliaia euro, che avrebbe dovuto promuovere l'Italia nel mondo.
Mentre l'Italia ha segnato un calo del turismo di oltre il 10%, la “Venere influencer” creata dalla ministra di Fratelli d'Italia è sparita dai social in piena stagione turistica. L’ipotesi è che il ministero possa essere colpevole di danno erariale e di spreco di denaro pubblico, dopo aver investito grandi somme in un'operazione di comunicazione interrotta prima del tempo.
L'ultimo post sul profilo Instagram della campagna risale al 27 giugno, mentre i profili di Twitter, Facebook e TikTok non si trovano più. Su YouTube è stato cancellato lo spot pubblicato in occasione della presentazione della campagna, costato 138mila euro, ossia duemila euro in meno della soglia oltre la quale è necessaria una gara d'appalto pubblica.