Belpietro recluta il prete pro-Adinolfi per insultare la famiglia della Murgia


È dalle pagine del giornale di propaganda populista di Maurizio Belpietro che don Salvatore Vitilello insulta Michele Murgia. A suo dire, i legami di sangue conterebbero più di quelli affettivi, magari anche quando papà stupra le figlie o due genitori di sangue fanno prostituire i loro figli. L'amore è nulla, conta solo il sangue. Esattamente come sostenevano anche i nazisti.



Lo vado a dire ad Ale, il ragazzo trans buttato fuori casa dai genitori all'indomani del suo diciottesimo compleanno. Lo dica ad Eugenio, accoltellato alla gola dal fratello perché gay. Lo dica a Rebecca, la 14 anni che fu portata dalla madre da una psichiatra che “cura le lesbiche”.

L'autore di quel testo risulta un sacerdote che organizzava incontri con Mario Adinolfi per promuovere omofobia:



Il prete di Belpietro sostiene che “Da quando all’appartenenza si è sostituita un’anonima inclusività, fondata unicamente sulla comune umanità”. Bhe, se davvero avessimo posto la comune umanità al centro, anziché le differenze che ci fanno appartenere ad un gruppo, allora avremmo fatto qualcosa di davvero grande. Eppure lui parrebbe non gradire. Inoltre è buffo accusi gli altri di "circondarsi soltanto di chi la pensa come noi" mentre lui va con Adinolfi e Belpietro proprio perché loro la pensano come lui e come Putin...
1 commento