La senatrice di Fratelli d'Italia che vuole essere chiamata al maschile


Antonella Zedda, senatrice di Fratelli d'Italia, ha addirittura diramato un comunicato stampa in cui dichiara di voler essere definita al maschile. Forse intenzionata ad emulare quella signora Meloni che vuole essere chiamata "signor presidente" o quella direttice d'orchestra che vuole essere chiamata "direttore", la senatrice dichiara:

La collega senatore Maiorino, che non era in aula ieri al momento del mio intervento, ha comunque deciso di intervenire definendo 'crociata ideologica' il mio appunto sull'appellativo 'senatore' anziché 'senatrice', che ho rivolto al presidente di turno Centinaio. Ebbene, inviterei la collega senatore Maiorino a rileggere, se mai l'avesse già fatto, gli articoli 57 e 58 della Costituzione italiana, nonché a guardare cosa c'è scritto nel suo atto ufficiale di proclamazione ricevuto dalla Corte d'appello: nel mio c'è scritto 'proclamata senatore'. Tanto basta, alla sottoscritta, per essere chiamata tale. Invito, infine, la senatore Maiorino a stare serena anche su un altro aspetto che lei chiama in causa: grazie a Dio, e alla biologia, il mio genere non è mai stato messo in dubbio.

Sarà che il signor Meloni e il senatore Zedda vogliono probabilmente incoraggiare il sessismo, ma almeno la smettano di inveire contro un fantomatico "gender" se vogliono negare la differenza tra uomini e donne.
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