La storia di Carlo Carcano

Felice Borel e Carlo Carcano
Carlo Carcano fu uno degli innumerevoli vittime dell'omofobia in Italia. Allenatore della Juventus, portò la squadra a vincere quattro scudetti successivi. Poi, fu costretto ad abbandonare il suo incarico ad un passo dal quinto scudetto a causa della sua presunta omosessualità.
Nato nel 1891 nei pressi di Varese, entrò da giovanissimo come centrocampista dell’Alessandria. Con gli anni, dopo aver giocato in nazionale, divenne l'allenatore di quella squadra. Edoardo Agnelli lo notò nel 1930. Su “Lo Sport Fascista”, veniva descritto come “l’esempio italiano per l’organizzazione e l’insegnamento del gioco”. Fu anche chiamato ad affiancare il tecnico della Nazionale, Vittorio Pozzo.

Durante una trasferta a Genova, ai giocatori della Juventus venne regalato un pacchetto di canditi. Decise di far recapitare quel regalo anche a Varglien, che era infortunato e non si trovava a Genova. lui ricambiò regalandogli una giacca di daino che suo cognato, che lavora sulle navi, aveva acquistato a New York. Si trattava di un regalo immenso per quegli anni.
Carcano la indossò ovunque, ma quell’eleganza e alcune voci di corridoio fecero partire alcune accuse riguardo al suo orientamento sessuale. la dirigenza non ebbe dubbi: andava esonerato immediatamente. Infatti il vicepresidente della Juventus, ossia il barone Mazzonis, non tollera la presenza di un uomo 43enne non sposato che era al centro di chiacchiere ed era indicato come “invertito” nei salotti torinesi.
Il 10 dicembre 1934 venne annunciato il cambio di allenatore. Carcano si era dimesso e al suo posto era stato scelto Carlo Bigatto.

Nonostante fosse uno dei migliori allenatori d'Italia, nessuno lo volle. Lui rimase a vivere a Sanremo, praticamente nell'oblio. Fondò una squadra di calcio juniores e organizzò un torneo per le squadre under-19. Ma l'accusa di essere omosessuale lo emarginò da vivo e fece scomparire il suo ricordo anche da morto. L'unico riconoscimento ottenuto fu il suo inserimento nella Hall of Fame del Calcio Italiano nel 2014. Molto poco per quello che fu il primo allenatore italiano a collezionare quattro scudetti consecutivi. oblio totale.
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