Nicola Porro si proclama detentore della verità sul clima


Nicola Porro si lancia nel sostenere che se qualcuno osa preoccuparsi per i cambiamenti climatici, non lo farebbe perché constata il susseguirsi di tempeste, siccità, alluvioni e tutti i restanti problemi causati dall'inquinamento umano. Lo farebbe perché chi non nega la realtà e non sostiene abbia ragione Salvini a dire che i problemi vanno ignorati e non risolti, lo farebbe perché vittima di fantonatici "terroristi" che osano negare abbia ragione lui a dire che i cambiamenti climatici non esisterebbero:



Nell'articolo pubblicato da Porro, tale Salvatore Di Bartolo tenta di aizzare i no-vax contro l'oggettività dei cambiamenti climatici:

Ci risiamo. Nemmeno il tempo di archiviare il capitolo pandemia che già il mondo è piombato in una nuova emergenza. Questa volta però non è un virus a minacciare l'umanità, bensì il clima e i suoi mutamenti. Per il resto stesso copione già visto e rivisto ai tempi del Covid: toni apocalittici, propaganda asfissiante con la stragrande maggioranza dei politici e dei media schierati dalla stessa parte, fior di scienziati ed esperti tutti allineati in un'unica direzione. La Santa Allenza politico-mediatico-scientifica inaugurata in epoca pandemica si ricostituisce dunque, con l'intento dichiarato di salvare ancora una volta l'umanità da fine certa. Ieri dal contagio da coronavirus, oggi dai cambiamenti climatici. Questa la narrazione ufficiale propugnata dal ‘giornale unico del clima’.

Se è curiosa la loro teoria per cui non bisognerebbe credere agli scienziati se un Porro qualunque urla che lui non crede alla realtà oggettiva, surreale è come ritengano si dovrebbe negare pure che ci sia stata una pandemia.

Ovviamente ci dicono anchr che Nicola Porro deterrebbe la verità assoluta e possa giurare che sarebbe in corso un complotto volto a negare il suo dire che l'inquinamento sarebbe benefico:

La realtà tuttavia è molto diversa. Come diverse e meno nobili sono le intenzioni di chi si erge a paladino dell'ecosistema e a salvatore degli esseri umani. Ciò che realmente si insegue non è salvare il pianeta. L'obiettivo è un altro: condurre le masse nei ranghi stabiliti dalle élite attraverso l'uso ripetuto e continuo dell'emergenza e la sollecitazione delle paure. Si vuol fare accettare una nuova condizione, anche peggiorativa, al cittadino senza ricorrere all'uso delle maniere forti? Semplice. Basta far leva sulla sfera emotiva, incutere ansia e timore, far passare il messaggio che esiste un solo modo per raggiungere la strada che conduce alla salvezza: chinare il capo, piegarsi e accettare passivamente le decisioni assunte dall'alto.

Pensare che un giornalista possa pubblicare simili cose senza essere radiato a vita pare mostrare con chiarezza in quale degrado si trovi il nostro Paese.
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