Responsabile di CL violenta una quattordicenne durante il raduno di preghiera


A Palermo, sette ragazzi hanno stuprano una ragazza. Nelle chat di gruppo, scrivevano: «Eravamo troppi, mi sono schifato. Ma la carne è carne».
Secondo il ragionamento di Jacopo Coghe, quei ragazzi meriterebbero di essere genitori più dei gay perché preferiscono le ragazze.
A Rimini, un educatore di CL ha abusato di una 14enne a un raduno spirituale. Ma il comandante della Folgore si difende dalle accuse di omofobia asserendo che le sue frasi contro i gay avrebbero a che fare con imprecisati "pedofili".

Questa volta il violentatore risulta essere un professore di liceo a Reggio Emilia, noto in città per il suo attivismo nel cattolicesimo sociale. L'uomo risulta anche membro di "Memores Domini", un gruppo che segue i principi di povertà, castità e obbedienza.
Referente di CL, l'uomo aveva il compito di riportare la minore a casa dopo gli incontri di preghiera. Lui ne approfittava per appartarsi con lei in un parcheggio e avere rapporti sessuali, con l'aggravante del del rapporto di sudditanza creato.
Nel corso di un ritiro spirituale di due giorni a Viserbella, per prepararsi alla Santa Pasqua, l'uomo avrebbe approfittato dello stato d'angoscia della ragazza per consumare il terzo rapporto completo e non protetto.
Commenti