Vannacci dovenat l'anti-meloni per la parrocchia frequentata da Fontana


Sul sito del vaticanista Aldo Maria Valli è stata pubblicata una discutibile lettera di Fabio Battiston, dal titolo "Ecco perché dico: siamo tutti Vannacci".
Il testo appare alquanto banale. Battiston parla di "disgustoso massacro cui è sottoposto in questi giorni il Generale Vannacci" e sostiene che solo Belpietro abbia elogiato quelle tesi omofobe, razziste e xenofobe. Scrive anche:

Mi vergogno profondamente, come uomo da sempre schierato a destra, di questa fetida accozzaglia di politici che ci governa, capitanati dalla signora Draghina Melonsky. Essa non è più definibile con aggettivi che si rifanno alla nobiltà del conservatorismo italiano. Ma mi faccia il piacere, direbbe Totò spalleggiato certamente da Prezzolini! Questo esecutivo è ormai guidato non solo dalla bussola del più orrido pensiero unico politically correct ma personifica come meglio non si potrebbe l’ideologia della persecuzione e della messa al rogo. Un rogo che punisce – per motivi di opinione e di pensiero – chi fieramente non intende sommergere cuore, coscienza, fede e pensiero nell’immenso letame disvaloriale e sottoculturale che imputridisce senza speranza il nostro pianeta.

Al di là di quelle opinabili esternazioni, Battiston risulta un fedele delle parrocchia romana di Santa Trinità dei Pellegrini, noto centro messa tridentino, la stessa che frequenta anche Lorenzo Fontana, ossia la terza carica dello stato. A voi le conclusioni.
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