Ventimiglia, la Lega si inventa i vigilantes anti-migranti in difesa dei bagni pubblici riservati ai bianchi

Avrebbe potuto essere di qualunque partito, ma caso vuole che Flavio Di Muro sia un ex deputato leghista. Oggi sindaco di Ventimiglia, ha assunto due vigilantes che hanno il compito di vigilare sulla "razza" di chi accede al cimitero comunale. In particolare, l'ex deputato leghista li ha incaricati di impedire l’ingresso ai migranti.
Il leghista li accusa di usare i bagni pubblici e le fontanelle. Evidentemente quelli sono bagni riservati ai bianchi e gli stranieri dovrebbero defecare per strada, cosi da produrre materiale con cui Il Giornale potrà sostenere che portino degrado.
Michela Murgia, che per poter finalmente esercitare la sua piena libertà di opinione ha dovuto attendere di essere malata terminale, non usa mezze parole ne commentare: «Ma in Italia, sotto il regime fascista, un essere umano non ha neanche la dignità di un topo. Tu fiero di te, petto in fuori e pancia in dentro, come li guardi stasera i tuoi figli a letto puliti dopo la doccia? Tu sindaco, che hai negato la più elementare dignità umana a persone senza niente altro che l'acqua del cimitero, ti senti un gran protettore del decoro della tua comunità?».
Ricorrendo alla comune arroganza leghista, il sindaco sostiene che la scrittrice non capirebbe che quella sarebbe feccia indegna di dignità: «Venga a toccare con mano, a sentire col suo naso e le sue orecchie quello che i miei cittadini sono costretti a vivere ogni giorno», dice.
E non è andata meglio con Giovanni Berrino di Fratelli d'Italia, il quale si è giocato la carta del sostenere che «in tutte le civiltà, anche in quelle meno evolute, il culto, il rispetto, il ricordo dei defunti è sacro. Ovunque».
Peccato che se il Comune non offre altei bagni, l'alternativa sia quella di farla per strada in modo da non offendere il culto dei morti da parte dei meloniani.