La destra insiste nel tentare di giustificare le parole di Giambruno


Chissà se Belpietro e Libero avrebbero ugualmente difeso le parole di Giambruno se non si fosse trattato del compagno di Giorgia Meloni. Ma lascia alquanto basiti sin dove arrivino a spingersi i quotidiani filo-governativi pur di difenderlo. E così, su Il Tempo leggiamo:



Intenzionati a difendere un tale che se n'è uscito dicendo che se la donna non si ubriacasse non correrebbe il rischio di essere violentata, il giornale di estrema destra scrive:

Le parole di Andrea Giambruno hanno scatenato il putiferio in Italia, ma è l’autorevole New York Times a sposare le dichiarazioni del compagno di Giorgia Meloni. Risale infatti al 2013 un dibattito, andato in scena sulle colonne del prestigioso quotidiano statunitense, sul legame tra violenze sessuali ed alcol. Koren Zailckas, autrice di libri che trattano di problemi di alcolismo, sosteneva che «l’alcol è la prima droga dello stupro. E questo non è denigrare le vittime o contro le donne. E semplicemente un fatto. La gran maggioranza degli stupri nei campus avvengono quando lo stupratore, la vittima o entrambi sono ubriachi».

E qui la destra dovrebbe decidersi. L'alcool è "eccellenza italiana" come sostiene Salvini o è un pericolo per le donne? Serve ad ottenere un taxi gratis offerto da Salvini a spese dei contribuenti o serve per diminuire la responsabilità dello stupratore?
In realtà si sa che l'alcol fa male e basta e che l'abuso di alcol fa male ancor di più. Ma non certo perché si corre il rischio di essere violentate, dato che il tema della violenza dovrebbe restare al centro della questione. Altrimento basterebbe mandare tutte le donne in converti di clausura e potremmo racconta4rci che così si è ricolto il problema degli uomini che le stuprano.
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