Lo schifo dei messaggi contro Tiziano Ferro pubblicati dai fascisti su Vk


Vk è un social network russo che offre casa alla peggior feccia neofascista. E se fa schifo trovare pagine piene di svastiche, fotografie di Mussolini e quintali di bulale no-va, c'è da provare ancor più schifo per ciò che quella gente è riuscita a scrivere contro la famiglia di Tiziano Ferro e i suoi bambini.
Al pari di Maria Rachele Ruiu e di Simone Pillon, parrebbero convinti che sarebbe un peccato non dare libero sfogo al loro odio se un gay osa divorziare come Salvini, Teump e Putin. E tutti usano i bambini per attaccare le famiglie gay, esattamente come Jacopo Coghe gli ha insegnato a fare.

La squallida rassegna parte con un tale che definisce "deviati" e "anormali" i gay, mostrando tutto il suo degrado e la sua volgarità non appena inizia a parlare di "bambini nati dal buco del cul*" anziché dalla patata di quella madre che pare evidentemente non abbia saputo dargli un'educazione:



Pensare agli ani altrui pare ossessionarli, così una camerata scrive frasi altamente omofobi prima di dire che i gay "comprerebbero" i bambini:



Citando teorie fasciste sulla "razza", qualcuno pare divertirsi a insultare e diffamare due minori:



Sempre parlando di "c*zzi" e "buchi", un tizio sembra eccitarsi mentre fantastica su uomini che lui vuole siano ritenuti donne. Ed anche lui pare citare gli slogan di Pillon e Coghe nello scrivere:



Paiono rientrare nel reato penale di diffamazione aggravata anche gli osceni commenti collezionati dal sito leghista Imola Oggi sulla loro pagina Vk:



Coghe e Pillon sono certi che bisognerebbe vietare i figli ai gay e lasciare che chi scrive simili post possa riprodursi e possa addirittura essere genitori?
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