Malan invoca il "diritto" a complottismi e negazionismi


Mentre le destre sono ufficialmente entrate nel business degli scafisti, predisponendo sequestri di persona con richiesta di riscatto che gli permetteranno di chiedere mazzate ai migranti che non vogliono essere detenuti dalla Meloni, il senatore Malan ci espone una sua curiosa teoria. A detta sua, chiunque affermi una qualunque bestialità contraria alla “verità” scientifica, che è tale proprio in quanto già dimostrata da dati verificati, non dovrebbe portare prove a sostegno della sua tesi. Sarebbero gli altri che dovrebbero perdere tempo ed energia a spiegare a negazionisti e complottisti perché lee loro teorie non stanno in piedi.
Ed ovviamente, sostiene che sarebbe "censura" impedire a chiunque si sia inventato teorie campate in aria di poter andare sui giornali e in televisione a cercare di convincere gli ignoranti ad atti autolesionistici proclamandosi detentori della "verità" negazionista. Ma anche questa volta non ci spiega perché quei complottisti non portino le loro teorie in ambito scientifico al posto di cercare di spacciarle a chi non ha le competenze per capirle.

Citando il solito quotidiano populista di Belpietro, ossia un giornale che del complottismo ha fatto la sua bandiera, il capogruppo di Fratelli d'Italia scrive:



Da notare è il titolo ideologico. Secondo Belpietro, i complottisti racconterebbero presunte "verità", che sarebbero vere perché lo dice chi se l'è inventate. Al solito, secondo lo schema Vannacci, i populisti fanno squallido vittimismo davanti a chi ostacola la circolazione di fake-news. Eppure non ci pare che siano state vere e legittime limitati mentre loro aizzavano i no-vax al negazionismo nel più totale disinteresse verso i principi enunciati nel testo unico dei doveri dei giornalisti, il quale prevede che:

b) evita nella pubblicazione di notizie su argomenti scientifici un sensazionalismo che potrebbe far sorgere timori o speranze infondate avendo cura di segnalare i tempi necessari per ulteriori ricerche e sperimentazioni; dà conto, inoltre, se non v’è certezza relativamente ad un argomento, delle diverse posizioni in campo e delle diverse analisi nel rispetto del principio di completezza della notizia;
c) diffonde notizie sanitarie e scientifiche solo se verificate con fonti qualificate sia di carattere nazionale che internazionale nonché con enti di ricerca italiani e internazionali provvedendo a evidenziare eventuali notizie rivelatesi non veritiere;

Malan e a Belpietro non non concorderanno neppure quei banali principi di puro buonsenso? Così pare, dato che Malan, Porro e Belpietro insistono nel dire che non bisognerebbe credere al fatto che l'inquinamento sia nocivo, non bisogna credere all'evidenza dei cambiamenti climatici, non bisogna credere ai vaccini, non bisogna credere alla medicina, ma bisognerebbe avere totale fiducia nella tizia ch eprometteva di togliere le accise e si è ben guardata dal farlo.

Noioso è anche quella loro retorica che accusa di "buonismo" chiunque non sia come loro, ossia persone che non hanno alcun problema etico o morale a presentarsi davanti a persone in fuga da fame e guerre, scampati alla morte nel Mediterraneo e che chiedono solo un sorso d'acqua dopo una lunga traversata, non esitano a chiedere cinquemila euro in contanti a chi non vuole essere imprigionato senza processo:



Quindi, per non essere ritenuti "buonisti" dalle destre, bisognerebbe cercare voti sostenendo che gli scafisti sarebbero "trafficanti di esseri umani" per poi cercare di fargli concorrenza chiedendo un pizzo di stato? Ed esattamente, in che modo ritengono che il migrante ricco che poù pagare mazzette alla Meloni sarebbe più sicuro, dato che le organizzazioni criminali non più soldi di chi scappa da fame e guerre? Anche qui, Malan dirà che la tesi della meloni vada presa per buona perché a lei fa comodo spremere chi non è morto dopo che lei ha fatto tradurre in arabo le sue minacce di rimpatrio e di detezione per chi arriva in Italia?
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