Morgan annuncia che devoverà metà del cachet di X-Factor ad una casa accoglienza lgbt


Il caso Morgan continua a tenere banco ad una settimana dagli insulti omofobi rivolti ad uno spettatore nel corso di un concerto. Dopo aver inizialmente provato a giustificare quella parole, oggi ha annunciato che devolverà metà del cachet di X Factor ad una casa accoglienza lgbt:

In questi giorni ho voluto ricostruire quello che è successo ma non mi voglio assolutamente nascondere o giustificare e voglio ribadire quanto sia sbagliato quello che ho detto. Voglio che le mie scuse arrivino sincere, sentite e nitide e che arrivino a tutti perché so di aver ferito tante persone, e le estendo anche ai miei colleghi di X Factor e a tutta la squadra che ci lavora. La frase che ho detto è la cosa più lontana da quella che è la mia identità di essere umano, voglio ribadirlo. Tutti sanno che non sono un omofobo, ma questo non basta, non scusa e non giustifica. Non basta, infatti, dire che si usano modi di dire razzisti, omofobi o sessisti a cuor leggero, molto al di là delle reali convinzioni e intenzioni. Bisogna cambiare questa cultura e questo lessico che persistono inconsciamente nel linguaggio di tanti e, purtroppo, con la mia sorpresa e dispiacere, anche nel mio. Porto volentieri la stigmatizzazione pubblica di quanto accaduto e accetto la gogna se questo può servire a cambiare, almeno in parte, le cose.

Poi ha aggiunto:

Ho fatto un errore per il quale mi sono scusato ma che, sia chiaro, non voglio cancellare: anzi, voglio fare un gesto concreto che non lo faccia scomparire ma che lo trasformi in qualcosa di positivo e utile. Ho chiesto a Freemantle e Sky di devolvere metà del mio cachet di X Factor a una struttura di accoglienza per ragazzi rifiutati dalle famiglie di origine per il loro orientamento sessuale, identità di genere o perché hanno avviato un percorso di transizione. Ho pensato all’importanza di accogliere e questo concetto mi piacerebbe valesse anche per chi, come me, commette un errore.
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