Provita Onlus torna ad attaccare l'adozione gay: dicono che i figli hanno bisogno di genitori eterosessuali...


Se sei omofobo, metti un cuoricino e diffondi la nostra ideologia. Si conclude con toni da quindicenni l'ennesimo messaggio con cui l'organizzazione forzanovista Provita Onlus si nasconde dietro ad in dito pur di non ammettere che il loro odio verso alcune famiglie deriva unicamente dalla loro omofobia:



Se è difficile attendersi onestà intellettuale da gente che ha fatto dell'omofobia la propria fonte di reddito, il loro "ragionamento" presenta innumerevoli criticità. Innanzi tutto, è evidente che loro abbiano un pretesto per dirsi contrari a tutti: la GpA non va bene se ad accedervi non è un eterosessuale bianco di estrema destra come Elon Musk, l'adozione non va bene se ad accedervi non è quel Gandolfini che si è ritrovato con la figlia adottiva che manifestava in piazza contro di lui.
Risulta altresì evidente che paia assurdo sostenere che le capacità genitoriali deriverebbero da ciò che i genitori fanno nei loro letti, come è offensivo verso le famiglie adottive sostenere che sarebbero un surrogato che dovrebbe scimmiottare il contesto in cui i bambini sono stati concepiti. Quindi ad un bambino concepito durante uno stupro danno un genitore adottivo che picchia mamma per ricreare quelle condizioni?

Ed è altresì falso il loro sostenere che chi cresce con due genitori dello stesso non potrebbe rapportarsi con altri generi. Lo sapranno che i bambini non crescono sotto una teca di vetro e che ci saranno nonne, zie, insegnanti e amiche a dare piena rappresentanza all'altro sesso? E quando una madre muore di parto, loro pensano che bisognerebbe togliere il figlio al genitore superstite perché manca la figura materna?



E non meno populista p il loro arrivare alla solita filastrocca sul fatto che i gay non possono procreare (come Gandolfini) e che dunque non debbano poter avere figli (come invece loro sostengono debba poter fare Gandolfini anche se non in grado di procreare):



Pare evidente che Provita Onlus voglia propinarci discorsi populisti e semplicisti, evidentemente convinti che avessero ragione i patriarchi russi a sostenere che difficilmente si potrebbero trovare persone meno istruite di chi li segue.

A proposito. ma se loro si sentono legittimati a dire che a loro non sta bene che altre persone siano genitori, anche noi dovremmo poterci sentire liberi di elencare tutti i motivi per cui è possibile presumere che i figli di Maria Rachela Ruiu o di Jacopo Coghe crescerebbero meglio con altri genitori? Oppure, come al solito, pretendono di fare agli altri ciò che non accetterebbero mai fosse fatto a loro?
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