Se considerano "un attacco" il riportare le loro frasi, forse non hanno la coscienza pulita...

Qualcosa non non torna. Il pastore evangelico Luigi Carollo si vanta continuamente del suo andare andare in televisione ad attaccare le persone lgbt, professando pubblicamente la sua fede in Orban e in Vannacci. Invita i genitori omofobi a non accogliere eventuali figli gay, dice di pregare perché Dio distrugga le famiglie di Tiziano Ferro e Cecchi Paone, non vuole corsi di rispetto nelle scuole e riuscì anche a finire su Rete 4 dopo aver marchiato sua figlia con scritte a sostegno dei reati d'odio.
Invoca Rete 4 persino quando usa lo spot di Esselunga per attaccare i gay, peraltro senza chiarire in che modo uno spot contro il divorzio dovrebbe avere nessi con quel gruppo sociale che lui è solito attaccare con cadenza pressoché quotidiana, quasi come se il suo scopo primario fosse quello di trovare pretesti per farsi invitati da quei programmi di propaganda populista che danno spazio a chiunque inveisca contro interi gruppi sociali.
Ma se poi diamo conto dei suoi continui attacchi a gay e drag queen, i sui proseliti si infuriano sempre. Dopo la proselita che si è offerta di picchiarci a sangue su suo mandato, oggi arriva quella che ci accusa di "attaccare" Carollo perché diamo conto dei suoi attacchi alla comunità lgbt:

Nel momento steso in cui i proseliti di Carollo sostengono che costituirebbe "un attacco" il semplice fatto di riportare le dichiarazioni pubbliche di un pastore che si professa personaggio pubblico, evidentemente neppure loro si trovano a proprio agio con quelle affermazioni. Magari a loro piace leggerle perché li fa sentire legittimati nei loro pregiudizi, ma sanno bene che al di fuori di certi ambienti simili parole susciterebbero solo orrore.
Di certo non è stato il medico a dire al pastore Carollo di accusare Francesco Pierri di voler "mettere le mani sui bambini". E non è colpa di chi segnala quella sua frase se le sue insinuazioni dovessero arrivare alle orecchie del diffamato, il quale potrebbe anche decidere di sporgere querela penale nei confronti del pastore.
E forse neppure Carollo apprezza che si dia visibilità alle sue affermazioni inviate, dato che ogni volta cerca di aizzare i suoi proseliti contro Gayburg pubblicando screenshot decontestualizzati da cui ha omesso ogni pensiero e ragionamento. Ed infatti la signora Stefy ha scritto quel messaggio in riferimento a questo:


Peccato che il titolo affermi due verità inconfutabili, ossia il fatto che Carollo abbia opposto lo spot sui divorziati di Esselunga ai Pride e che abbia chiesto l'intercessione della Lega di Savini per ottenere un divieto alla lettura di libri da parte di drag queen all'Aosta Pride. Quindi, quale sarebbe il fantomatico "attacco" di cui la signora Stefy ci accusa? Perché sostiene che noi staremmo "provocando" Carollo perché non restiamo in silenzio davanti ai suoi attacchi e alle sue offese? E in che modo Dio dovrebbe "cambiarci" visto che lei lo cita invano?
La risposta potrebbe arrivare dalla timeline della signora. Oltre a professarsi no-vax e pro-Trump, dicendosi convinta che negli Usa ci sarebbe stato un broglio elettorale, la signora ha anche diffuso i messaggi di chi che difendeva gli evangelici che vogliono "curare" i gay. Ed ovviamente scriveva "sveglia" come è abitudine dei gruppo complottisti o di quelli neofascisti:

Se è ovviamente falso che gli etero "diventerebbero" gay, dato che al massimo si parla di persone che accettano la propria natura, si sa che purtroppo la creazione di false contrapposizioni è alla base della loro propaganda. E così dicono che bisognerebbe credere all'impossibile perché mistificano il possibile.
Ovviamente spostano il focus della discussione, dato che il problema non è chi si finge etero per compiacere una setta omofoba, ma il fatto che quella setta cerchi di convincere i gay che Dio li odia se non fanno sesso con donne come Carollo o Salvini. I fatti risalgono al 2018, quando Le Iene si occuparono di un ragazzo che diceva di essere «diventato etero grazie a Gesù» dopo che il pastore lo ha convinto che l'omosessualità era opera di Satana e dopo che sua madre gli diceva di pregare perché Dio lo rendesse etero.
Sostenere che sia giusto dire che tutti i gay andrebbero "curati" perché un singolo ragazzo ha subito le loro vessazioni non pare una cosa che possa stare in piedi.
Il pastore ha poi riservato cuoricini anche alla tizia che si era offerta di picchiarci su suo mandato, la quale parrebbe scrivere farsi del tutto prive di senso. Chiamando "fra" il pastore e parlando di imprecisate "foto di propaganda", scrive:

A quel punto, Carollo invita i suoi a quantificare e limitare l'amore, sostenendo che sarebbe sbagliato amare troppo gli altri:

Se Carollo "ma" sé stesso nel modo in cui "ama" i gay, deve detestarmi molto. Ma forse quel discorso era finalizzato a sostenere che non dovremmo curarci dei migranti che muoiono in mare, perché prima vengono gli italiani come sostiene Salvini. D'altronde anche il leghista Lorenzo Fontana usò quella citazione biblica contro i migranti, sostenendo che "prossimo" significasse vicino e non persone che vivono in Africa.