Bonetti e Pillon solidarizzano con la Meloni


La deputata Elena Bonetti non ci spiega perché sostenga che Giorgia Meloni sarebbe stata "attaccata", dato che nessuno obbligava il suo fidanzato a proporre sesso alle colleghe. Ed è fastidioso che tiri in ballo la figlia della premier su temi che non riguardano la minore, ancor più se si considera come Fratelli d'Italia non sia parsa preoccupata per i sentimenti dei figli delle famiglie arcobaleno quando promettevano che gli avrebbe portato via i genitori.
In difesa della donna che attacca i diritti ma li usa per sé stessa, scrive:



Peccato che nessuno sia responsabile di come Giorgia Meloni non si sia accorta di chi fosse l'uomo con cui viveva. E forse andrebbe data solidarietà alle colleghe di Giambruno:



E così, il loro problema sarebbe il sistema mediatico e non il comportamento del first gentlemen sul posto di lavoro in un programma politico ottenuto probabilmente solo perché fidanzato della premier.

Non va meglio con l'ex senatore leghista Simone Pillon, il quale pare puntare il dito contro tutti fuorché sul responsabile dei fatti:



Quindi, quando ha divorziato Tiziano Ferro, le mani di Pillon puzzavano?



Curiosa è la sua teoria per cui il problema non è ciò che si fa, ma che quelle cose non si sappiano.

Mentre Salvini manda abbracci, diverso è il commento di Zan:



Curioso è anche il post in cui Fratelli d'Italia usa la separazione per propaganda politica:



Lo sapranno che la Meloni è stata libera di mettersi con chi voleva e che nessuno gli ha vietato di separatsi, dato che sono loro quelli che inneggiano allo spot di Esselunga?
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