dopo salvini, anche la meloni attacca i magistrati che gli impongono il rispetto delle leggi internazionali

C'è da rimanere basiti davanti ad una premier che non sembra voler accettare né la Costituzione né la separazione dei poteri. Eppure Giorgia Meloni sembrerebbe convinta che basterebbe vincere le elezioni (peraltro con la minoranza della minoranza votante) per poter fare tutto ciò che lei vuole.
In particolare, pretende che siano detenuti i migranti che non le pagano un riscatto. Arrabbiata davanti a giudici che hanno ravvisato che il diritto internazionale non permette simili azioni sommarie, dichiara:

In realtà il giudice è sottoposto unicamente alla legge. Se il decreto del governo viola una norma di fonte superiore a quella nazionale, il giudice è tenuto a disapplicarla. Perché né lei né Salvini sono superiori alla legge.
Ed è stupefacente che dopo mesi si barchi che lei e Salvini non sapevano come gestire, un magistrato diventa nemico della Meloni a cui addossare la responsabilità di tutto ciò che lei non ha sputo fare.