Fratelli d'Italia chiede che l'outing sia reso reato penale


Fratelli d'Italia ha combattuto insieme alla Lega per affossare il ddl Zan, sostenendo fosse ingiusto prevedere aggravanti per chi delinque per motivi d'odio. Ma quando temono che si dica che un calciatore di serie A sia omosessuale, invocano "pene esemplari" contro chi mette in dubbio la virilità italica teorizzata anche da Mussolini.
Se l'outing è sempre pratica molto opinabile, fa abbastanza sorridere che a lamentarsi delle rivelazioni promesse da Fabrizio Corona sull'omosessualità di alcuni calciatori di serie A giunga dal vicecapogruppo alla Camera di un partito profondamente omofobo come quello di Giorgia Meloni, convinto che i reati d'odio dovessero essere ritenuti "libertà di espressione" esattamente come li definiva il loro Jacopo Coghe.

In una dichiarazione pubblicata sul quotidiano di destra Il Secolo d’Italia, invoca provvedimenti penali duri contro Corona, qualora questi violasse la privacy dei calciatori.

Se lo farà mi auguro venga perseguito perché la privacy è sacra – scrive Antoniozzi – Se Corona continua così non si ferma. E invece deve avere i limiti, gli stessi che hanno tutti i giornalisti (veri) . Se un calciatore vuole fare coming out è una sua scelta, ma nessuno può permettersi di violare le sue scelte. Su queste cose, io che non sono un forcaiolo, metterei pene ancora più dure. Già viviamo in un’epoca in cui il concetto di libertà è assai ristretto. Se consentiamo a chiunque di pensare che si possano divulgare tutte le notizie, allora non ci siamo. Fare scommesse clandestine è pur sempre un reato. Essere omosessuali è una scelta individuale e a nessuno è consentito di speculare. Soprattutto a chi, come il signor Corona, pensa di poter fare business su tutto.

La notizia su possibili rivelazioni di Corona sui calciatori gay arriva mentre l’ex paparazzo ha iniziato a collaborare con la procura per l’inchiesta sul calcio scommesse. Corona ha parlato di dieci giocatori di serie A coinvolti nelle scommesse illegali sul calcio, insieme a vari presidenti, vari procuratori e cinque squadre di calcio.
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