La Lega lancia una sharia contro le Università che non escludono le donne


Al posto di spiegarci perché il governo Meloni voglia inasprire la Legge Fornero dopo una campagna elettorale basata sul promettere che Salvini l'avrebbe abolita, il problema del leghista Pastorelli è che l'università di Perugia abbia usato degli asterischi al posto di preferire il maschile in modo da escludere le studentesse dalla sua comunicazione.
Il leghista parla di "asterisco gender", chiarendo come quel termine sia usato a caso dalla propaganda populista. Infatti il prete che si inventò quella parola (e che fu indagato per abusi sessuali sui novizi) sosteneva dovesse essere usato per indicare chi non si fa amputare il pene durante il cambio di sesso. Ma per il leghista Pastorelli, il termine "gender" va bene anche per attaccare il contrasto al sessiamo, tanto è probabile che l'elettore leghista non sia in grado di comprendere il senso delle parole.

Ed è nel suo suolo di capogruppo leghista in consiglio regionale che Stefano Pastorelli si dichiara indignato dai cartelli che, durante l'inaugurazione dell'anno accademico dell'università di Perugia, riportavano la parola "student*" al posto di preferire il maschile. Ed è quasi come se non avesse cose serie a cui pensare che è corso dai giornali a dichiarare: "L'Università degli studi Perugia chiarisca il perché dell'utilizzo dell'asterisco al posto delle desinenze. Un'inclusione reale e fattiva va misurata attraverso altre espressioni e soprattutto su comportamenti scevri da simboli che possono richiamare anche ideologie prettamente politiche. Il ruolo dell'Università deve essere quello di una altissima formazione basata su progetti linguistici di ampio raggio e quindi lontani da linguaggi politici che dovrebbero rimanere fuori da un Ateneo storico e di grandissima rilevanza a livello nazionale ed internazionale come è quello di Perugia".

Peccato che il suo sostenere che l'Università debba essere ignorante la politica tratta gli italiani da celebrolesi significa negare che ogni cambiamento sia nata dalla gente di cultura, non da chi urla "ruspa!" e invoca immunità parlamentari. E certamente non è la cultura a doversi limitare perché la politica non sa stare al suo passo., con buona pace per quelli che si travestono da unni alla sagra di Pontida.
Commenti