Le Mauritius hanno depenalizzato l'omosessualità


La Corte Suprema delle Isole Mauritius ha annullato, perché ritenuta incostituzionale, la legge del 1838 che rendeva reato i rapporti omosessuali.
Introdotta in epoca coloniale, la norma criminalizzava le relazioni consensuali tra persone dello stesso sesso e le rendeva punibili con cinque anni di carcere.
Nella sua sentenza, la Suprema Corte ha sottolineato che le Mauritius sono uno stato laico e non esiste alcun giustificato motivo per cui lo stato possa intromettersi nella vita privata dei cittadini lgbt.
Inoltre hanno riconosciuto che l'orientamento sessuale è “naturale e innato” e che la sezione 250 del codice penale è inequivocabilmente discriminatorio e incostituzionale in quanto “si criminalizza l'unico modo naturale per cui gli uomini omosessuali hanno un rapporto sessuale, mentre agli uomini eterosessuali è consentito il diritto di avere un rapporto sessuale che è naturale per loro.”
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