L'ultima del pastore evangelico: «La discoteca è la pista da ballo di satana!»


Il pastore evangelico Luigi Carollo invita i suoi proseliti a vietare ai figli di poter andare a divertirsi con gli amici, sostenendo che «la discoteca è la pista da ballo disatana».
Secondo l'individuo che gestisce il business che ruota attorno alla Sabaoth Church di Modena, la demonizzazione delle discoteche deriverebbe da una frase pronunciata da un attore pornografico eterosessuale, che ovviamente lui accusa sommariamente di essere un "istigatore alla violenza" dopo aver tentato di disumanizzarlo:



Incolpare le discoteche per ciò che qualcuno ci fa dentro sarebbe come dare la colpa alle chiese per i preti pedofili. E dato che non possiamo dire che la Sabaoth Church è un circolo pedofili, non è chiaro perché lui pretenda di incolpare le discoteche dell'intero globo terracqueo per una frase che attribuisce ad un singolo.

Se ricorderete, Carollo si vantò di aver vinto una causa intentata contro chi criticò il suo aver scritto messaggi a sistegno dei crimini d'odio sul corpo della figlia. Eppure si premura di diffamare i genitori di Max Feligitas prima di dire che lui intende picchiarlo bruralmente, lamentando che i genitori non lo abbiano massacrato di botte:



Evidentemente Carollo vuole incitare i suoi alla violenza, ignorando che un genitore non può essere ritenuto responsabile per ciò che danno altei. E sinceramente, insultare i genitiri altri pare un atteggiamento da bulletto delle medie più che un commento accettabile.

Un'altea sua proselita si lamentema che Facebook non le lasci scrivere che Max Felicitas andrebbe preso a colpi di mattoni. E un amico di Carollo la invita a pubblicare ugualmente quegli inviti all'omicidio:





Indipendentemente da quanto fossero sgradevoli quelle frasi, un gruppo religioso che vuole uccidere qualcuno perché fa sesso consensuale ci pare un qualcosa di molto pericoloso.
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