Porro si precipita a sostenere la macchina dle fango leghista contro chi difende il diritto

Nicola Porro non spiega in che modo ritiene che l'applicazione del diritto dovrebbe rendere "pro-migranti" chi applica la legge. Ma evidentemente ha fatto proprio il termine coniato dalla propaganda leghista per attaccare i giudici che non permettono a Salvini di imporre decreti illegali, affrettandosi a proporsi come sponsor della loro macchina del fango contro i giudici che ostacolano gli interessi elettorali del padano.
Arrivando a scimmiottare il leghista Ciocca, Porro tenta di sostenere che la giudice odiata da Salvini sarebbe una poco di buono perché non ha ritenuto legittimo un omicidio volontario che è stato ritenuto tale anche in altri due gradi di giudizio. A detta sua, il fatto che Salvini si fosse schierato dalla parte dell'assassino renderebbe il giudice una antagonista del padano:

Evidentemente solo Vannacci è libero di aver convincimenti personali, anche perché chi attacca gay e cittadini di colore pare molto gradito alla Lega. Eppure Porro non prova neppure a contestare la laicità die provvedimenti emessi, limitandosi a dire che la donna sarebbe cattiva perché osa non pensarla come Salvini in difesa di chi uccide o di chi commette sequestri di persona.