Il partito di Adinolfi invoca "contrarietà" al contrasto al femminicidio


Sarebbe interessante comprendere perché Mirko De Carli si senta così coinvolto in prima persona da chi condanna gli uomini che uccidono le donne. Ed è al limite del surreale il suo sostenere che non dovremmo dare risposta alle centinaia di donne massacrate dai loro fidanzati perché lui le ritiene un numero accettabile. Praticamente sarebbe come asserire che se i chierichetti stuprati dai preti pedofili sono una minoranza.
Tirando in ballo la solita truffa "gender" davanti ad eterosessuali che massacrano le donne, il consigliere di Riolo Terme scrive:



Cosa dovrebbe essere una fantomatica "corruzione gender" lo sa solo lui. Di certo c'è solo l'evidente disprezzo che il maschietto di Riolo Terme pare nutrire verso le femministe, evidentemente incompatibili con la sottomissione femminile teorizzata dal cappo del suo partito. E sarebbe interessante anche capire come possa invocare che qualcuno esprima "contrarietà" al contrasto al femminicidio. Sta forse dicendo che lui sta con l'assassino di Gilia e pensa abbia fatto molto bene a massacrarla visto che lei non gli obbediva e non era sottomessa come vuole Adinolfi?
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