La destra cerca di strumentalizzare persino il cadavere della povera Indi Gregory


Dato l'evidente degrado etico e morale di una certa destra, qualcuno deva aver ritenuto che sarebbe stato un vero peccato non abusare del cadavere di una bambina terminale a fini di propaganda politica. E quindi non ci stupisce troppo che un estremista dell'integralismo di destra come Andrea Elia Rovera possa essere stato capace di pubblicare questa roba qui:



Parlare di "eutanasia" davanti alla mancata tortura della minore attraverso sadici accanimenti teurapetici pare voler negare la verità delle cose. E usare il cadavere a sostegno di una destra che lascia affogare centinaia di bambini ma vuole infliggere tirture a chi ha la pelle bianca pare becera strumentalizzazione. Neppure da morta lasciano in pace la povera bambina a cui volevano imporre atroci e sadiche sofferenze.

Nel suo cosiddetto "articolo", il militante di Fiamma Tricolore che viene finanziato dalla Sabaoth Church di Modena dichiara:

Nella notte fra il 12 e il 13 novembre, al Queen’s Medical Centre di Nottingham, è tornata alla Casa del Padre la piccola Indi Gregory, la bambina di soli otto mesi lasciata morire per una decisione folle e scellerata della magistratura britannica. I giudici inglesi, infatti, hanno stabilito che la bambina era incurabile e la sua grave malattia genetica è stata ritenuta sufficiente a stabilirne l’eutanasia.

Il fatto che la tutela della minore si decisione "folle" è ovviamente una sua opinione, non un dato di fatto. E dato che precisa che la piccola sia stata lasciata morire secondo natura, altrettanto evidente che non ha senso il cui citare a casaccio l'eutanasia.

Inizia così a usare la minorenne come oggetto di propaganda, dicendo che chi avrebbe voluto torturare sadicamente la minore debba rendere onore a sua signoria Meloni, la quale si era offerta di garantire crescenti dolori e sofferenze fino all'inevitabile morte che sarebbe sopraggiunta entro una decina di mesi:

Il Governo Italiano - nella persona del Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni – aveva concesso alla piccolina la Cittadinanza Italiana nella speranza che le corti di giustizia inglesi ne autorizzassero l’espatrio.

Abbastanza buffo è come loro non vogliano che i bambini nati in Italia abbiano la cittadinanza, ma sostengono che Giorgia meloni possa prendersi ci cittadini extracomunitari che desidera imponendogli la sua cittadinanza. Infatti la bimba era inglese e la sua tutela era garantita proprio dalle leggi dalla sua patria natale.

Senza spiegare cosa ci sarebbe si "squallido" nell'anteporre i bambini ai desideri dei loro genitori, i quali erano pronti a torturarla perché incapaci di accettare l'inevitabile, prosegue:

Squallide le parole del dottor Giuseppe Remuzzi, Direttore dell’Istituto “Mario Negri”, che – in barba alla sofferenza della mamma e del papà di Indi - ha detto: “I bambini non sono proprietà dei genitori” e, ancora, “Quello che hanno fatto i medici e i giudici è pensare esclusivamente all’interesse della bambina, proprio come è successo per Charlie Gard”.
E di chi sono allora i bambini? Di una magistratura eutanasica che non vede l’ora di sentenziare la morte di quanti – in modo cinico – vengono considerati dei pesi economicamente rilevanti per il Servizio Sanitario?

Naturalmente i soldi non c0'entrano nulla. Non è che se costa di più torturare qualcuno, allora la tortura diventa giusta. E nemmeno è verosimile pensare che tutte le cause legali sostenute siano costate meno di quanto non sarebbero costati dieci medi di vana e dolorosa differenza inferte alla minore a spese dei contribuenti italiani per volere di Giorgia Meloni.

Secondo copione, Rovera decide che a decide sulle sorti della minorenne dovrebbe essere l'organizzazione forzanovista Provita Onlus che si batte contro l'autodeterminazione dei malati:

Parliamo dando voce al Vicepresidente dell’Associazione “Pro Vita & Famiglia”, Jacopo Coghe, che ci ha detto: “I funerali della piccola Indi Gregory si svolgeranno venerdì 1 dicembre alle ore 10:15 nella Cattedrale di San Barnaba, a Nottingham, celebrati dal Vescovo di Nottingham, Monsignor Patrick McKinney. Una delegazione di “Pro Vita & Famiglia” sarà presente alle esequie, e su esplicito desiderio dei genitori di Indi, Dean e Clear, invitiamo tutti coloro che desiderassero partecipare dall’Italia a unirsi al gruppo per dare insieme l’ultimo saluto alla piccola vittima della deriva eutanasica e stringerci nel cordoglio ai suoi familiari”.

Sinceramente dei genitori che invitano un'organizzazione forzanovista la funerale di loro figlia non paiono rassicuranti. Ed è davvero sconcertante il loro tentativo di accomunare la morte naturale di una minore a quell'eutanasia che Jacopo Coghe vuole sia negata a maggiorenni che la richiedono contro la sua volontà.

Se anche volessimo ritenere accettabili le rivendicazioni dei gruppi forzanovisti contro il supremo interesse della minore, non pare accettabile che la loro propaganda si basi sulla mistificazione delle ragioni altrui. Vuoi torturare una minore? È un tuo diritto dirlo. Ma non è un tuo diritto inventarti che potesse essere curata, negare la sofferenza che pativa o sostenere che l'eutanasia possa riguardare la decisione di non infliggere accanimenti terapeutici a qualcuno. Perché se sentono la necessità di cambiare la realtà oggettiva delle cose, probabilmente è perché neppure loro credono a ciò che vorrebbero sostenere. Se poi Coghe vuole dichiarare che lui è per prolungare le sofferenze e per pagare il diritto di scelta dei malati, lo dica senza usare una bambina sofferenze per nascondere i suoi reali fini politici.
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