Roma, proteste contro gli attacchi alle donne di Provita Onlus


Jacopo Coghe appare abbastanza noioso nel suo proporsi come il maschio di destra che vorrebbe esercitare il suo predominio sulle donne. Dopo il messaggio del pomeriggio in cui sosteneva che le donne avrebbero dovuto aiutarlo a privarle dai loro diritti, in senata ha partorito questo abominio:



Probabilmente è proprio Coghe ad essere un nemico delle donne, oltre a rappresentare una minaccia sociale per le sue oscene campagne volte a chiedere la sistematica discriminazione dei loro figli. Ed è abbastanza noioso come continui a fare vittimismo accusando di "violenza" chi si oppone alla sua violenta intromissione nelle vite altrui:



Al posto di romanzare i fatti, perché non si chiede perché la maggioranza delle persone sia disgustata dalle sue attività contro la vita, contro la famiglia e contro la vita? E chi paga quegli agenti? Perché noi non abbiamo agenti che difendono la nostra proprietà privata e non capiamo perché a nostre spese venga pagato un servizio di vigilanza pbblica alle organizzazioni forzanoviste.

Troppo impegnato a incitare odio contro le donne, Coghe non dice nemmemo cosa dichiaravano quelle donne. Ad esempio, una gridava: "Io sono una donna che ha abortito, non me ne vergogno, avevo 16 anni, ora ne ho 26. Ni ha messo incinta contro la mia volontà, ho passato due settimane a dover convincere il dottore che io volevo abortire”. Lui le avrebbe imposto l'obbligo di crescere il frutto dello stupro subito.
Naturalmente neppure racconta che a farle arrabbiare è anche un Governo Meloni che vuole affidare a lui l'educazione dei loro figli, quasi non fossero bastati i corsi di incitamenro al sesso non protetto che Provta promosse nelle scuole di Roma:



Fu inoltre Coghe a chiedere a Meloni e a Salvini di opporsi alla Convenzione di Istanbul per la prevenzione alla violenza sulle donne.

Ovviamente le fantomatiche "fiamme" parrebbero essere quattro torcie messe a distanza. Ed ovviamente Coghe ne approfitta per denigrare anche i gay:



Che c'entrano le sedi lgbt, dato che nessuna associazione lgbt ha mai chiesto leggi che cancellassero i diritti delle donne? E lo saprà che molti fascisti hanno fatto di peggio alle sedi lgbt, anche se lui non li ha mai condannati?

Incline a cercare ogni pretesto per attaccare le donne, Coghe arriva persino a scrivere un messaggio in inglese maccheronico, forse rivolto ai suoi finanziatori russi:



In realtà è proprio Provita Onlus ad apparire un'organizzazione ideologica e violenta, nemica dei diritti e antagonista alle donne. Ed è buffo che un tizio che dedica la sua vita a imporre violenze agli altri si metta poi a piagnucolare che gli altri sarebbero violenti se reagiscono in difesa del bene comune.
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