De Carli torna ad attaccare le libertà individuali
De Carli ama usare termini come "p*ttana" o "fr*cio", ma poi piagnilucola che lui si sentirebbe vittima di insulti da parte di chi gli sta offrendo immeritata visibilità. Ed è abbastanza noioso il suo dire che lui si reputa un genio perché vuole dominare le donne e discriminare i gay, inventandosi che chi non vuole perdere tempo dietro le sue provocazioni non avrebbe argomentazioni e gli darebbe ragione:
In realtà è opinabile che i suoi slogan possano essere ritenute "ragioni". E sinceramente non pare difficile confutare slogan basati sul sessismo, sul razzismo o sull'omofobia.
Precisa poi che il partito di Mario Adinolfi vuole vietare il diritto di scelta delle donne, costringere i malati terminali alla sofferenza e affittare l'utero delle donne:
Insomma, da anni ripetono sempre gli stessi slogan. Ed è curioso come vogliano spacciare le loro limitazioni alle libertà altrui come un fatto positivo.
Ed è curioso dica che ci abbiano messo giorni per approvare il testo della legge che Adinolfi propone da anni, ossia:
La Repubblica riconosce il diritto universale e inalienabile di ogni essere umano a nascere, fermo restando il diritto di ogni gestante alle cure necessarie alla tutela della propria vita, anche laddove comportassero come effetto indiretto la morte del nascituro. Per le madri cittadine italiane prive di sostegno economico è previsto su richiesta un reddito di maternità di mille euro al mese per i primi otto anni di vita del figlio, rinnovabili alla nascita di un secondo figlio, vitalizi alla nascita del quarto figlio o di un figlio disabile.
Insomma, la produttrice di infanti deve essere della "razza" che dice Adinolfi e deve lasciare il lavoro ai maschi se vuole affittare il suo utero a De Carli.
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